Un evento che ha conquistato il pubblico. Una manifestazione dal forte impatto, dedicata al legno e ai suoi scultori, veri e propri demiurghi. Chiude i battenti Lignum intra saxa, la mostra allestita con le produzioni degli artisti trentini e siciliani protagonisti della settima edizione di Dove fiorisce la Jacaranda, che ha animato per un mese gli splendidi locali della Cappella Bonajuto di Catania, tesoro bizantino nel cuore della città.
Un’esposizione che, oltre a esaltare un materiale vivo, dono prezioso della natura che prende vite e forme differenti a seconda di chi lo maneggia, lo scolpisce, lo trasforma, è stata occasione per raccogliere fondi destinati al restauro degli affreschi custoditi all’interno del sito storico di via Bonajuto.
“Sono stati tantissimi gli apprezzamenti ricevuti dai visitatori – afferma il padrone di casa, Salvatore Bonajuto, che ha fortemente voluto l’iniziativa – a dimostrazione del fatto che l’arte continua a essere motore economico e sociale, fonte di crescita dell’intera comunità e che la Cappella è una location naturale per accoglierla ed esaltarla. Sono in cantiere tante altre iniziative – rivela – per proseguire in quest’opera di divulgazione e promozione del bello, tanto apprezzata dai turisti e dai visitatori”. Lignum intra saxa, sposata dal FAI che l’ha promossa e sostenuta, si chiude oggi: alle 18,30, in occasione del finissage, il professor Dario D’Antoni intratterrà gli ospiti con un’interessante descrizione delle opere e dei luoghi che le contengono.
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