In Italia ogni anno oltre 120 mila persone vengono colpite da infarto. Ma nella stragrande maggioranza dei casi non vi è alcun “clamore”. Succede e si vive la vicenda privatamente.
Non si capisce la ragione per la quale se l’infarto capita ad una persona nota debba esserci una “corsa” alla solidarietà. E le dichiarazioni sono spesso ultronee.
A Catania un infarto ha colpito l’arcivescovo. Il fatto, umanamente, dispiace, ma non si comprendono talune dichiarazioni pubbliche e articoli giornalistici, obiettivamente eccessivi.
Per esprimere solidarietà basta una telefonata o un breve messaggio di testo. Altre forme di comunicazione sono fuori luogo e inserire a sproposito altri temi suscitano soltanto ilarità.
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