di iena giudiziaria
“Non sottoporrò la Regione al fango di un processo, se ci dovesse essere il processo mi dimetterò. Se ci sarà il rinvio a giudizio mi dimetto, non aspetterò nè la Cassazione, nè l’appello, nè il primo grado”. Lo ha precisato il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, nel corso dell’incontro con i giornalisti tenutosi nel pomeriggio a Palazzo d’Orleans, dopo la decisione del gip di Catania, Luigi Barone, che con ordinanza ha disposto l’imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, sia per lui che per suo fratello Angelo. Il gip ha anche dato un termine di dieci giorni alla Procura di Catania per formulare l’imputazione così come previsto dal Codice di Procedura Penale.
“Non posso sopportare le fandonie, le calunnie e le falsità – ha chiosato Raffaele Lombardo – che sono tutte destituite di fondamento, che sono state dette da presunti o falsi mafiosi, che possono minimamente ledere la carica di presidente della Regione, a cui tengo più di ogni altra cosa. Credo di averla onorata in questi quattro anni. La lascerò nel caso di un processo in modo da potermi difendere liberamente e in modo che non venga intaccata la più alta istituzione in Sicilia”.
”Spero che l’udienza preliminare venga fissata al piu’ presto e mi auguro di non incontrare lungo la mia strada un magistrato appartenente a una corrente -ha dichiarato Raffaele Lombardo che ha aggiunto- sono certissimo che non potra’ che concludersi in un modo semplicissimo, con la mia liberazione da ogni sospetto rispetto a un reato che non solo non ho compiuto, ma che e’ lontano mille miglia dal mio modo di fare. Sono certo che avra’ ragione di queste accuse costruite sul nulla”.Qualcuno gli chiede se a suo avviso qualcosa sia cambiato dopo l’insediamento del nuovo procuratore di Catania, Giovanni Salvi, e lui risponde: ”Non e’ cambiato certamente l’attegiamento nei confronti della mia vicenda. Sul resto non so rispondere, ogni uomo che guida una macchina imprime la direzione e tutto quanto appartiene al suo stile e alla sua cultura”.E infine Lombardo annuncia: ”leggero’ stasera l’ordinanza, un gran bel lavoro se e’ vero che le pagine sono state scritte ieri dopo l’ultima udienza tenuta a mezzogiorno”.