Lombardo:”Dimissioni? Non abbiamo fissato l’ora precisa e neppure il conto alla rovescia. Scrivero’ a chi di competenza”

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di iena politica

Nonostante il caldo africano il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, anche oggi non ha perso occasione d’incontrare la stampa e affrontare i temi del momento. A partire dalle sue dimissioni che dovrebbero arrivare esattamente tra tre giorni.

Oggi, Lombardo, da Catania, ha dichiarato di non avere alcun rimpianto. “In questi anni -ha dichiarato il governatore- ho trascurato interessi e rapporti familiari per la Sicilia e per i siciliani. Su questo non ci sono dubbi. Non ho seguito né interessi di partito, non ho una lira in tasca che sia di provenienza poco lecita e ho combattuto tutti gli interessi che hanno nociuto alla Sicilia e soprattutto quelli mafiosi. E’ un cammino che si è iniziato e mi auguro che i frutti li raccolgano altri”.

Raffaele Lombardo ha anche avuto modo di parlare delle sue dimissioni annunciate per il 31 luglio prossimo, ossia tra tre giorni. “Non abbiamo fissato l’ora precisa e neppure il conto alla rovescia. Sarà una nota che scriverò a chi di competenza. Mi chiedono di passare dall’Assemblea Regionale Siciliana, ma se l’Ars si dedicasse a questa benedetta spending review, senza perder tempo con dimissioni e quant’altro, sarebbe meglio. Non mi va di aprire di dibattiti che fanno perdere sette-otto ore di tempo. Credo non servano ai siciliani…”.

A chi gli ha chiesto del suo umore, il presidente della Regione ha risposto: “E’ meraviglioso, lo devo dire. Non vi dico che le aspetto con ansia perché si tratta di una scelta importante, ma è una scelta giusta che ho meditato di prendere mesi fa. Ma credo di avere fatto l’impossibile per la Sicilia e continuerò a farlo da cittadino”.Il discorso non poteva non cadere poi anche sulle voci che si sono rincorse nei giorni scorsi sulla possibilità di default della Regione Siciliana: “Non si capisce chi abbia sollevato il problema. Anche la Corte dei conti ha negato il commissariamento e ha parlato invece del lavoro strepitoso che si è fatto in questi anni. Sono riconoscimenti straordinari per un lavoro che nessuno avrebbe fatto, come lo abbiamo fatto noi che abbiamo avviato una rivoluzione per salvare la Sicilia. Certo gli ostacoli sono ancora moltissimi, ma guai se si dovesse tornare indietro ai decenni di mala amministrazione”.Infine anche un passaggio sulla spending review che prossimamente impegnerà il parlamento siciliano: “La spending review va approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana, anche nei prossimi giorni e anche modificata in aula, purché gli emendamenti rientrino nella logica del risparmio. Non sono previsti licenziamenti, ma sono fissati dei tetti all’organico. Se la legge prevede che in un Comune la pianta organica deve essere di cento persone, ma l’Ente ha 300 dipendenti non vuol dire che 200 saranno licenziati, ma che si cercherà di favorire la loro uscita con pensionamenti o incentivazioni. Le assunzioni si torneranno a fare quando l’organico scende sotto i 100 dipendenti. Il rispetto dei vincoli di legge sarà applicato a tutte le categorie”. (Fonte ANSA)
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Redazione Iene Siciliane

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