iena marco pitrella
Un atto di solidarietà a Narsin Sotoideh, avvocato iraniano condannata a soli 38 anni di carcere e sole 148 frustate, arriva dall’Ordine degli avvocati di Catania, con una delibera che il 19 marzo è datata.
La colpa di Narsin Sotoideh è cosa nota: aver difeso quei valori che un certo occidente pare non voglia più preservare.
Ed è indirizzata al Presidente della Repubblica la delibera; ma anche al governo italiano, al ministro affari esteri, all’alto rappresentante delle nazioni unite per i diritti umani, al consiglio nazionale forense e all’unione degli Ordini Forensi della Sicilia, con un solo fine: che si emani “ogni e qualsiasi provvedimento utile a ottenerne la scarcerazione”.
Del resto, a mobilitarsi in favore della Sotoideh i Consigli dell’Ordine di tante altre province.
L’auspicio, si legge sempre nella delibera, è che sindaci e consigli comunali facciano la loro parte “ponendo all’attenzione della cittadinanza tutto il grave crimine che si sta consumando”.
Applausi.
Intanto, A.A.A. cercasi islam moderato.
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