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“L’origine del Male”, presentato a Catania il romanzo d’esordio di Fabrizio Ventura

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Presentato a Catania il libro che racconta una storia d’amore condita da intrighi, dottrine esoteriche e misteri massonici che si snodano in un mondo distopico: sullo sfondo l’eterna lotta tra Bene e Male, tra proporzione e squilibrio, armonia e distruzione, anime dei giusti e angeli ribelli.

È stato presentato nei giorni scorsi a Catania L’origine del Male – Il mistero di Enoch (Algra Editore), romanzo d’esordio di Fabrizio Ventura. Una storia d’amore condita da intrighi, dottrine esoteriche e misteri massonici che si snodano in un mondo distopico ormai chiuso su sé stesso, segnato da guerre ed emarginazione, condizionato da muri e contraddizioni. Sullo sfondo, l’eterna lotta tra Bene e Male, tra luce e tenebre.

UN ROMANZO DISTOPICO – Il libro ha l’ambizione di utilizzare la finzione narrativa per accompagnare il lettore in un percorso interiore e di riflessione sulle sorti del mondo. Il romanzo è ambientato nel 2028, un futuro non molto lontano ma la cui descrizione genera inquietudine: non tanto perché somiglia al nostro presente quanto piuttosto per il fatto che l’Autore ha iniziato a scrivere il romanzo nel 2019, in tempi ancora non così sospetti. Ecco perché sorprende non poco la dimensione distopica nella quale, attraverso una narrazione avvincente, Ventura traghetta il lettore, preconizzando ad esempio l’iperinflazione all’origine della crisi finanziaria che stiamo ancora vivendo o tracciando il profilo di un Presidente degli Stati Uniti che, esasperando i toni del dibattito pubblico, porta avanti una politica antiabortista, antidivorzista e antimmigrazionista e che si muove da “piromane impazzito in un mondo ridotto ad una polveriera pronta ad esplodere”.

LA TRAMA 

Jo è un giovane americano laureando in Teologia. La sua vita e i suoi progetti saranno sconvolti da Mary, una bellissima ragazza brasiliana conosciuta a Rio de Janeiro. Ma il loro sogno di una vita insieme in America si scontrerà molto presto con una società corrotta che sembra aver perduto la speranza, logorata dal populismo dilagante e nella quale sono le contrapposizioni, le armi e i blocchi navali a caratterizzare i rapporti tra i Paesi e le persone. Il colpo di scena finale è garantito.

IL LIBRO DI ENOCH – Il sottotitolo del romanzo è “Il mistero di Enoch”. Enoch è un testo apocrifo di origine giudaica che narra l’origine del mondo e il peccato degli angeli ribelli a Dio che, attratti dalla bellezza delle figlie degli uomini, decisero di sfidare le leggi del Creatore e di scendere sulla terra per unirsi a loro. Una contaminazione del creato che spiega l’origine preterumana del Male. Il Male non può essere estirpato perché non dipende dall’uomo. È insito nella sua natura, sedimentato nella sua anima. L’Autore sembra voler affidare al personaggio di Mary una spiegazione plausibile a quel filo rosso invisibile che tiene insieme Bene e Male: “Forse perché nell’anima c’è tutto e il contrario di tutto”, sussurra la ragazza ad un certo punto del racconto. Perfezione divina e peccato diventano così due concetti complementari, che si rincorrono e si influenzano a vicenda. Da una parte le anime dei giusti, dall’altra quelle dei ribelli: proporzione e squilibrio, armonia e distruzione.

SALVATORE VASTA (DOCENTE DI STORIA DELLA FILOSOFIA – UNICT) – “Il libro – spiega Salvatore Vasta, Docente di Storia della Filosofia all’Università di Catania – porta avanti un ragionamento che si appalesa attraverso la finzione narrativa ma si capisce subito che appartiene intimamente anche all’Autore. Ogni cultura ha cercato di dare una chiave di lettura e un’interpretazione del rapporto tra Bene e Male. Lo scrittore mette insieme tutte queste voci che ci restituiscono il senso di ciò che non siamo. Non siamo infinità, non siamo eternità perché l’uomo vive nel limite. Ebbene, il concetto di limite, di un mondo limitato e pieno di male, spesso superato dal bene, attraversa tutto il libro e induce il lettore a porsi una serie di domande che mettono in discussione ogni sua certezza”.

L’AUTORE – Fabrizio Ventura (Catania, 1978) è laureato in Economia e Commercio, disciplina della quale ama la dimensione sociale. Funzionario di banca, coltiva diverse passioni, tra cui l’esoterismo e la scrittura. Nel 2021 ha curato la rubrica satirica #accatania per CataniaLive24.

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Iene Sicule

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