Un punto di vista diverso, ironico e amaro, di un siciliano vero. Ecco cosa pensa delle proteste di questi giorni Rosario Patanè…Voglio dire grazie, ma un grazie di cuore al movimento dei Forconi, gli autotrasportatori, ai pescatori, perchè grazie a loro una lattuga l’ho pagata anche 1 Euro, un finocchio euro 1.50.Il mercato nero della benzina e del gasolio a euro 3.50 al litro, un grazie perchè finalmente le scorte e gli scarti di ipermercati, come un secondo Natale, sono scomparse in due giorni.Un grazie perchè non hanno occupato autostrade e strade statali, ma hanno occupato il palazzo della regione, i palazzi di città e i palazzi di provincia, i palazzi della Serit, bloccandoli, palazzi da cui provengono i mali maggiori della Sicilia, dove la protesta e la rabbia li ha sequestrati, obbligandoli a portare risultati per i siciliani, onesti e lavoratori, no si preferisce sequestrare un turno.Questi si, di lavoratori del petrolchimico di Gela non si sa se abbiano fatto 48 o 64 ore di fila costringendo l’azienda ad informare il prefetto locale, che quest’ultima non era responsabile di eventuali sciagure, visto che un turno lavorativo durava da 48 a 64 ore, si perdeva lucidità e sicurezza lavorativa.Un grazie perchè con la loro protesta hanno dimostrato che la mafia in Sicilia non è mai esistita e non esiste, ne è un esempio Lentini dove i panifici o i parrucchieri chiudevano spontaneamente, e vi sono programmi e notiziari nazionali che lo documentano e lo confermano.Un grazie al Presidente di Confindustria Sicilia, Lo Bello , per la sua chiarezza e schiettezza accompagnata da nomi e cognomi.Caro Presidente Lo Bello è facile sparare sulla croce rossa, mi dispiace per lei, ma sicuramente non potrà mai avere la stessa medaglia dell’imprenditore Di Adro.Un grazie perchè il movimento dei Forconi, gli autotrasportatori, i pescatori hanno sospeso la rivolta e un augurio che se andiate a Roma, abbiate lo stesso coraggio di bloccare i palazzi, i mercati, i petrolchimici, è la prova del 9, di coinvolgere panetterie e parrucchieri della capitale ad aderire spontaneamente.In bocca alla lupa (che vi mangi, ma il rischio è che vi allatti).Rosario Patanè.

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Redazione Iene Siciliane

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