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Mafia&Politica a Catania: il “M5S” chiede commissione d’accesso. Il democristiano Alfano: “aspettare accertamenti”
Pubblicato il 20 Gennaio 2016
“Troppe sono le ombre che incombono sul Comune di Catania e sulla sua amministrazione: dalle asseverazioni delle partecipate al bilancio comunale, dal PUA (Piano Urbanistico attuativo) al progetto ad esso collegato cui fa riferimento la società Stella Polare, i cui soci fondatori risultano, dagli atti processuali e dalle dichiarazioni di stampa, collegati alle cosche mafiose, finendo con le presunte infiltrazioni mafiose in consiglio comunale come evidenziato dalla relazione della Commissione Antimafia della Regione Siciliana. Dall’intercettazione telefonica del maggio 2013 nel corso della conversazione tra Mario Ciancio e l’attuale Sindaco Bianco si evince un chiaro interesse dell’imprenditore, allora indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, sulla votazione del giorno precedente in consiglio comunale sull’approvazione del PUA avvenuta il giorno precedente, tanto è che lo stesso Ciancio mostra la sua preoccupazione perché non era certo che l’allora consigliere D’Agata si sarebbe astenuto. Di fatto D’Agata si è astenuto. Il sindaco Bianco deve dare una risposta ai cittadini di Catania su questo punto.
Inoltre è necessario conoscere il peso dei voti dei consiglieri indicati dalla commissione antimafia, tra i quali due della maggioranza, all’interno del consiglio comunale. Quanto hanno pesato nell’approvazione del bilancio, quanto nell’approvazione del PUA e nell’approvazione di atti importanti per la nostra città. Riteniamo urgente e necessario avviare la procedura di scioglimento del Comune”. Conclude la senatrice Nunzia Catalfo.
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