(Mala) Sanità: tempi biblici per le gare d’appalto, a quando un occhio alla Cuc?


Pubblicato il 05 Marzo 2019

BEN VENGANO LE REGOLE PIU’ STRINGENTI DELL’ASSESSORE RAZZA   MA BISOGNA STRIGLIARE LA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA

Dopo la convenzione del protocollo anticorruzione sostenuto dall’ANAC (siglato la scorsa estate con l’Agenas) arrivano  da oggi le regole più stringenti per isolare, prevenire e contrastare eventuali episodi di corruzione in ambito sanitario. La direttiva emanata dall’assessore Regionale alla Sanità avv. Ruggero Razza pone (finalmente) dei paletti sui rapporti che possono intercorrere tra il personale delle aziende sanitarie e i cosiddetti “portatori di interessi”.

Nella direttiva emanate oggi è compresa ad esempio una banca dati dove dovranno confluire tutte el informazioni raccolte con quelle già in possesso dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

Ben vengano queste importanti direttive stringenti e salutari ma il nostro caro assessore regionale dovrebbe inziare a guardare all’interno della Centrale Unica di Committenza (CUC Sicilia) parlando sempre in ambito sanitario, dove, purtroppo, la burocrazia regionale  continua a manifestare dei tempi alquanto biblici per le gare d’appalto indette e a volte a distanza di anni revocate.

Nell’ultimo caso parliamo dei servizi ospedalieri in tema di ristorazione, lavanolo, guardiania e servizi di pulizia.

Per quest’ultimo servizio dalle informazioni in nostro possesso la gara d’appalto relativa del valore complessivo di euro 227.686.423,22 è stata indetta il 30 ottobre del 2017 con data di scadenza il 7 dicembre del 2017 (stiamo parlando di  15 MESI FA).

La prima seduta di gara si è svolta il 24 gennaio dell’anno scorso. La commissione di gara presieduta dall’avv. Fabio DAMIANI (direttore REPT dell’ASP di Palermo) -oggi sostituito dal dott. Gesualdo PALAGONIA- è composta dall’avv. Maria Cristina MANIACI (esperto in materie giuridiche),dall’ing. Giuseppe DI MARTINO (esterno, esperto tecnico) e dalla dott.ssa Giuseppina PULLARA con funzioni di segretariato (Funzionario Direttivo del CUC) si è riunita per ben 13 volte per esaminare le buste amministrative delle varie società partecipanti dei 10 lotti complessivi della gara.

Le aziende partecipanti oscillano da un massimo di 21 nel lotto numero 8 ad un massimo di 19 nei lotti 6 e 10. L’ultima seduta di gara è stata il 3 ottobre del 2018 cioè 5 mesi or sono. Da allora è sceso il silenzio tombale. Ma è mai possibile che una società deve aspettare più di 15 mesi per sapere se gli viene aggiudicato un lavoro? Le polizze di partecipazione alla gara di appalto hanno una scadenza (mediante 180 giorni) ciò significa che quando si procederà all’aggiudicazione la stazione appaltante dovrà richiedere una polizza integrativa con un aggravio di costi  per tutti i partecipanti.

Domanda che sorge spontanea: nelle more dell’aggiudicazione delle gare per i servizi di pulizia chi continua a svolgere il servizio? Chiaramente le stesse aziende presenti all’interno delle strutture sanitarie da anni autorizzate da proroghe in deroga alle leggi vigenti.

Alla luce di quanto sopra suggeriamo all’Assessore Ruggero Razza quantomeno di controllare la regolare gestione dei lavori da parte del proprio personale in materia di gare ad evidenza pubblica che riguardano la salute dei cittadini.

Mase

 

 


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