di iena della conservazione marco benanti
Hanno ragione i sostenitori del sindaco “Enzo” Trantino: ci sono fenomeni incontrollabili che fanno fare brutta figura al loro primo cittadino.
Andiamo indietro nel tempo: domenica pomeriggio, si susseguono i messaggi social dei sindaci dell’hinterland catanese. Tutti hanno deciso: chiudono le scuole, per le indicazioni che arrivano dalla Protezione Civile. E’ allerta meteo! Ma non a Catania: perché il sindaco è “spacchiusu”?
Chissà. Ma agli amici dei “bar alla moda” cosa racconterà un giorno? Magari racconterà che lui ha tenuto duro, che lui mica è una “mammoletta”. Scuole aperte, anche sotto l’acqua. E che sarà mai. Che la “sua” città si allaga dopo 15 minuti di pioggia? Colpa del cambiamento climatico, delle cose non fatte dalla politica in tanti anni (lui dov’era?), così solo per ricordare alcune delle amenità della propaganda di Palazzo. In sostanza, come al solito, quando c’è da agire con durezza contro persone comuni, Trantino esce i “muscoli”, mentre quando c’è da affrontare gli “interessi privati e forti” che dominano Catania lui scompare o scappa. Come un ordinario “coniglio politico”. Ordinaria borghesia di provincia.
Comunque, tornando a ieri: la città, come al solito si è allagata in poco tempo, e ha prodotto episodi drammatici, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini. Tutto questo, mentre il sindaco, quasi in “versione Bernacca” continuava nella sua azione mediatica tesa a difendere le sue scriteriate scelte. Un film che si ripete. Intanto, succedeva che magari un dirigente scolastico di una scuola chiudeva l’istituto in anticipo per motivi di sicurezza e l’Università chiudeva tutto….
Poi, nel pomeriggio di ieri è arrivata la notizia: scuole chiuse, assieme a tanti altri luoghi di interesse pubblico. Secondo il Palazzo, “in coerenza” con quanto già fatto. Ecco, la coerenza!
E oggi che succede: sarà stato Raffaele Lombardo, sarà stato il “destino cinico e baro” di pioggia poca o nulla. E sapete, però, lo dice la Protezione Civile che c’è l’allerta meteo.
In conclusione: un sindaco inadeguato, che sembra quasi cercare lo “scontro”, anche involontariamente, anche e soprattutto su cose banali. A conferma che non sa affrontare i problemi reali della città.
Un sindaco mediatico, che vive di immagini e di una “città film”. “Show” già visto e drammaticamente finito male. Auguri ai catanesi che lo applaudono: avete un grande futuro davanti.
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