Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]
MALTRATTA LA MADRE OTTANTENNE CHIEDENDOLE CONTINUAMENTE DENARO PER COMPRARE STUPEFACENTI, 42ENNE ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO
Pubblicato il 31 Agosto 2024
comunicato dalla questura di Catania
Per l’ennesima volta chiede del denaro alla madre ma al suo rifiuto la minaccia. Protagonista di questa vicenda è un uomo di 42 anni arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione.
Nei giorni scorsi, due Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, sono intervenute presso l’abitazione di un’anziana signora, nel quartiere “Nesima”, che preoccupata ha richiesto l’intervento della Polizia per le minacce che il figlio le aveva rivolto come conseguenza al suo rifiuto di consegnargli del denaro.
Giunti sul posto i poliziotti hanno ricondotto alla calma il figlio, piuttosto agitato, mentre la donna è stata accompagnata in un’altra stanza.
Qui, davanti ad operatori specializzati della Polizia di Stato, distante dal figlio, la donna ha raccontato tutti i maltrattamenti che è stata costretta a subire per anni, ricordando anche una denuncia presentata lo scorso anno.
La donna ha descritto il tentativo di voler aiutare il figlio ad uscire dal problema della droga, ma tuttavia non riuscendoci è diventata il bersaglio di continui soprusi, in particolar modo quando non acconsente alle richieste di denaro per l’acquisto degli stupefacenti.
Raccolta la querela i poliziotti hanno arrestato l’uomo conducendolo in carcere così come disposto dalla Procura della Repubblica.
Tale denuncia seppur difficile è stata fondamentale per evitare un’escalation di violenza che può diventare ingestibile ed avere conseguenze ancora più gravi rispetto ai maltrattamenti subiti.
Lascia un commento