di iena al bilancio (senza buco)
“Au, mi resunu du anni e novi misi picchì ci vutai u bilanciu do Comuni di Catania, cu tutti i pareri favorevoli dei dirigenti competenti, sentenza pesantissima e assurda. Pensa ca a Mancini, tu rioddi ad Amantino Mancini? Bene, a Mancini ci resunu du anni e ottu misi ppi stupru e lesioni personali. Chistu sulu ppi renniri l’idea...”
Si sente anche questo tra i corridoi del palazzo di giustizia. Uno dei politici coinvolti nel procedimento per il buco di bilancio al Comune di Catania commenta in questo modo la sentenza di primo grado che l’ha visto condannato a due anni e nove mesi per aver votato lo strumento finanziario nel 2004 e nel 2005. E richiama il paragone con l’ex calciatore di Roma e Inter, condannato a una pena inferiore per un reato che crea un maggiore allarme sociale. A breve, entro il primo semestre del 2014, è attesa la sentenza d’appello con la Procura Generale che ha già chiesto l’assoluzione per il bilancio 2005 e la riduzione della pena per quello del 2006 (pene che vanno fino ad un anno e sei mesi) per i tredici assessori in carica durante l’amministrazione Scapagnini e l’ex ragioniere generale Vincenzo Castorina, imputati per falso ideologico aggravato nel processo per Il “Buco di Bilancio” al Comune di Catania.
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