La mania del gioco in un Paese sempre più derelitto. La denuncia del consigliere comunale di Catania che ha attivato un osservatorio sul fenomeno
a cura di Iena Politica
“E’ inquietante il Rapporto della Caritas Italiana e della Fondazione Zancan del 2011 sulla povertà e l’esclusione sociale: secondo tali studi sono 8,3 milioni le persone che vivono in povertà in Italia, pari al 13,8% della popolazione, ma ciò che è più allarmante è che il dato dell’aumento della povertà va di pari passo con l’aumento del ricorso al gioco d’azzardo. Vincite facili, veloci, accessibili a tutti: è questo il sogno degli italiani che, vista la difficile situazione di crisi economica attuale, sperano di poter dare una svolta alla propria vita attraverso il gioco d’azzardoche sembra essere ormai diventato per molti cittadini una vera e propria dipendenza”.
Lo denuncia Manfredi Zammataro (nella foto), consigliere comunale di Catania de “La Destra-As” che da qualche anno ha attivato in città insieme alle associazioni ‘Città Amica’ ‘Codici’ e ‘Obiettivo legalità’ uno osservatorio sul fenomeno del gioco compulsivo e un centro d’ascolto e d’aiuto per il contrasto alle ludopatie.
“Ciò che è indegno –prosegue Zammataro- è come invece per lo Stato, il gioco d’azzardo sia diventato in questi anni una delle prime voci d’entrata del bilancio. Basti considerare che, come riportato dagli organi di stampa, nel corso del 2011 le entrate totali sul gioco hanno consentito allo Stato di incassare ben 13,7 miliardi di euro, oltre 1 miliardo di euro in più rispetto all’anno precedente, basta poi leggere il dati dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, per rendersi conto di come nel corso dello stesso anno il fatturato dei giochi d’azzardo ha sfiorato gli 80 miliardi di euro contro i 61,4 del 2010 (dati dell’AAMS)”.Per Zammataro “quello dei cittadini dipendenti dal gioco è una vera e propria piaga sociale, secondo la Commissione Antimafia infatti i giocatori dipendenti sono circa 300 mila in più rispetto ai dati del 2007 e i più colpiti e secondo una recente ricerca dell’Eurispes, sono soprattutto giovani, disoccupati e anziani”.
Conclude l’esponente de “La Destra”: “questi dati sono il segno del dilagare di una malattia sociale che sta prendendo piede anche grazie alla inerzia degli organi di governo. E’ necessario intervenire in maniera decisa per scoraggiare la diffusione delle numerose occasioni di gioco d’azzardo, a partire dalla spropositata quantità di diverse tipologie di gratta e vinci (secondo l’ultima rilevazione dell’associazione Codici ben 29), oramai quasi onnipresenti in tutti gli esercizi pubblici. Non basta infatti consigliare di giocare ‘responsabilmente’ come spesso avviene negli spot televisivi, soprattutto quando gli interlocutori sono vittime di una vera e propria patologia”.
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