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Mascalucia. “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto”
Pubblicato il 27 Agosto 2014
di Fabio Cantarella
Prima d’incontrarlo hai la certezza che ti troverai di fronte uno dei cantanti più amati, che ha fatto la storia della musica italiana, dopo averlo conosciuto ti rendi conto che lo spessore umano del personaggio supera addirittura l’immensità dell’artista.
Red Canzian, quarant’un anni di successi musicali, è un esempio di inno alla vita, vegano, innamorato perso della sua Beatrice, “Bea”, appassionato della musica come uno che ha appena iniziato, affascinato da tutte e due come se le stesse ancora scoprendo. Bassista e cantante dei Pooh, Red Canzian ha deciso di capitalizzare il piccolo periodo di riposo che il gruppo ha deciso di prendersi, prima di ritornare sulle scene musicali nel 50° anno di attività, portando in giro per l’Italia “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto”, spettacolo tratto dal suo omonimo libro, edito da Mondadori, che tutti nella vita dovrebbero almeno una volta vedere. Un emozionante concerto nel corso del quale Red Canzian si racconta e in fondo racconta i sogni e le mode degli italiani dal dopoguerra ai giorni nostri.
Una canzone su tutte? “Ti ringrazio vita”, un vecchio successo di Herbert Pagani rilanciato da Red innamorato della vita. E poi “Grazie dei fior” di Nilla Pizzi, che vinse Sanremo nel 1951, quando lui nacque, “Love me tender” di Elvis Presley, “Yesterday” dei Beatles, “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli. Non potevano mancare i successi dei Pooh, quelli che hanno segnato la sua vita, a partire da “Come si fa” prima canzone interpretata da Red Canzian appena entrato a far parte dei Pooh nel 1973. Nel 1992, “Stare senza di te”, è ispirata dalla storia di Red e Beatrice Niederwieser che lasciano i rispettivi coniugi per andare a vivere assieme. Erano due coppie di amici che si frequentavano dal lontano 1982. Per Red l’amore è una conquista quotidiana e allora ecco “Cercando di Te”.
Insieme a Red, sul palco c’erano gli “Archimia” (straordinario quartetto d’archi: Serafino Tedesi primo violino, Paolo Costanzo secondo violino, Matteo Del Soldà viola, Andrea Anzalone violoncello), Rudy Michelutti chitarra e cori, Ivan Geronazzo chitarra, mentre al pianoforte e alle percussioni il poliedrico e bravissimo Phil Mer (nella foto), figlio di Beatrice. Filo diretto tra Red e il manager napoletano Alex per coordinare le immagini che hanno scandito la vita dell’artista. Assente all’anfiteatro Trinità-Manenti di Mascalucia, Chiara Canzan, figlia di Red, impegnata altrove per motivi professionali.
“Il calicanto – ha spiegato Red Canzian nell’affollata conferenza stampa di Mascalucia – fiore che pochi conoscono, viene apprezzato veramente solo quando lo scopri e lo conosci oltre l’apparenza. E io, nel calicanto, mi riconosco un po’, c’è il mio modo di vivere. Il calicanto è un fiore coraggioso e pioniere, è il primo ad aprirsi a gennaio, spesso sui rami ancora ricoperti di ghiaccio. Il fiore del calicanto emana un profumo particolare, intenso e avvolgente che non si può scordare”.
“I Pooh quando tornano?” gli chiedono in tanti: “nel 2015 ricominciamo assieme, il disco nuovo dovrebbe arrivare entro fine anno, poi partiremo in tour. Facendo tesoro delle rispettive esperienze soliste”.
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