Mascherina sì, mascherina no!


Pubblicato il 14 Giugno 2020

Iena senza mascherina

Nulla sarà più come prima. Lo si diceva spesso durante l’emergenza. Ora che lentamente si torna alla normalità ci si rende conto che è proprio vero. Siamo liberi di muoverci, ma lo facciamo con parsimonia. Lo stretto necessario. Possiamo incontrare amici e parenti, ma evitiamo di farlo. Gli inviti per cene o pranzi latitano. Segno che c’è ancora una certa riluttanza. Quando si incontra qualcuno che si conosce c’è imbarazzo per la stretta di mano o l’abbraccio. Sia chiaro, molti se ne fottono. Ma la preoccupazione serpeggia e nulla, al momento, è come prima. Se si va a casa di qualcuno bisogna fare i conti con precauzioni e regole adottate. E spesso vi sono situazioni imbarazzanti. L’ospite è invitato a togliere le scarpe e indossare delle ciabatte oppure dei calzari, si deve stare a debita distanza e in alcuni casi anche con la mascherina. Insomma: il virus ha cambiato relazioni e comportamenti. Siamo tutti più distanti e sospettosi.

E c’è ancora molta paura. Nell’incertezza si adottano precauzioni anche se potrebbero non servire a nulla. Ci sono poi comportamenti che rasentano la follia. Si vedono ancora persone in auto, da sole, con la mascherina. Con i finestrini rigorosamente serrati. Di contro, in giro tanta gente, anzi tantissima, è senza mascherina e il distanziamento sociale non esiste. Del resto: ma come si fa a controllare centinaia di persone che affollato una piazza, una strada o un qualsiasi luogo pubblico? Viviamo ancora nell’incertezza. Dati e notizie restano contraddittorie. Virologi, epidemiologici ed esperti vari, ci hanno bombardati di pareri, dispensato consigli e propinato verità assolute. Oggi sono scomparsi, come il virus del resto. E per i comuni mortali non rimane altro che affidarsi al buon senso. Siamo passati dal “si può fare” o “non si può fare”. A fate come cazzo vi pare! Tanto nessuno ha capito una cippa. 

 


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