Massacrarono un commissario di polizia: condannati due extracomunitari

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Cinque anni e cinque anni e due mesi: questa la condanna, con il rito immediato, per due uomini extracomunitari resisi protagonisti di un gravissimo fatto di sangue durante la scorsa estate a Catania.

Era la fine dell’agosto dello scorso anno, quando da Catania arrivò una terribile notizia che fece divampare, tanto per cambiare, lo scontro politico sull’immigrazione e i suoi riflessi: il commissario di polizia Nuccio Garozzo (nella foto) aveva affrontato in casa sua due uomini extracomunitari, che, armati di taglierino, si erano arrampicati fino al secondo piano di un palazzo del centro cittadino per entrare nell’appartamento del commissario. Dalla collutazione Garozzo ne era uscito con numerose ferite, giudicate guaribili in venti giorni e per le quali gli erano stati applicati 80 punti di sutura. Insomma, un tentativo di rapina finito per poco in una tragedia per le gravi lesioni riportate dalla vittima: i due extracomunitari, un gambiano e un ghanese, erano stati arrestati, il secondo nell’immediatezza del fatto, il primo il 9 settembre 2018.

Oggi il Gup del Tribunale di Catania Loredana Pezzino ha condannato Mohabed Gibren, 19 anni, del Ghana a 5 anni di reclusione e il coetaneo Bakary Samateh, originario del Gambia, a 5 anni e due mesi. I due sono stati difesi dagli avvocati Francesco Laurino e Riccardo Musumeci.

In quella circostanza numerose furono le reazioni del mondo politico: il ministro degli interni Matteo Salvini intervenne. “Siamo alla FOLLIA – scrisse -. A Catania, il commissario di Polizia Nuccio Garozzo è stato aggredito A SANGUE in casa propria da una banda di immigrati, uno dei quali è un ghanese in Italia per ‘motivi umanitari’. Tutta la mia solidarietà al commissario, che ho appena sentito al telefono e che dovrà convivere con 80 punti di sutura. Per questo presunto profugo invece nessuno sconto, espulsione IMMEDIATA. Con il #DecretoSicurezza qualsiasi richiedente asilo che commette un reato in Italia verrà cacciato dal nostro Paese, senza eccezioni. Chi ci porta la guerra in casa NON è il benvenuto. P.s. Se si fosse anche difeso, il poliziotto ora sarebbe indagato. Una legge GIUSTA sulla legittima difesa che tuteli gli aggrediti e non gli aggressori è una delle nostre priorità”.

Il sindaco Salvo Pogliese dichiarò:“un fatto di estema gravità che conferma il livello dell’insicurezza che si registra a Catania come in molte altre parti del Paese. Mi sono sincerato telefonicamente delle condizioni di salute del commissario Nuccio Garozzo e come primo cittadino gli ho espresso lo sdegno dell’intera città”

 

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Benanti

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