Più che il voto per un Gran Maestro sembra uno scontro fra “curve da stadio”. Sulle elezioni della massoneria italiana (molto italiana) ancora la parola definitiva manca. Come avevamo anticipato nel nostro articolo, “salvo verifiche o ricorsi”. E’ stato convocata la Commissione elettorale nazionale (Cen), per analizzare i casi oggetti di verifica. Intanto, dai due contendenti (Taroni e Seminario) e/o dal loro entourage sono arrivate prese di posizioni sulla bontà o meno del voto del 3 marzo, con annessi toni da “Processo del lunedì”.
In attesa della decisione finale, su cui vi aggiorneremo, non ci resta che constatare il livello anche presso la massoneria del dibattito, del resto in linea con quanto accade in Italia in campo politico, economico, sociale. Un paese sprofondato culturalmente non può che “produrre” simili spettacoli. E dire che si chiamano fra di loro anche fratelli…
A presto per la classifica finale, pardon per il voto finale.
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