Maurizio Landini a Catania. Nel pomeriggio assemblea con i lavoratori della sanità. “Una vertenza di tutto il sindacato e di tutto mondo del lavoro”


Pubblicato il 20 Luglio 2022

Il problema della sanità “è una “vertenza” non solo delle lavoratrici e dei lavoratori del settore sanitario, inteso in senso generale, dai medici agli infermieri, dal settore pulizia alle mense, ma  di tutto il sindacato e di tutto mondo del lavoro, sia in termini di prevenzione che di qualità della propria vita. Bisogna affrontare il problema occupazionale della sanità in due direzioni: in primo luogo bisogna superare i livelli di precarietà che si sono determinati, anche in questo periodo di COVID, ma anche perché siamo sotto organico; tanto più se ragioniamo di costruire un sistema sanità  sul territorio”. 

Lo ha detto il segretario generale della Cgil nazionale Maurizio Landini oggi in visita a Catania per partecipare all’evento organizzato dalla Cgil Sicilia “Lavoro, un progetto per la Sicilia” , nel corso dell’assemblea con i lavoratori della Sanità tenutasi oggi pomeriggio nei locali universitari del Policlinico; hanno partecipato il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, il segretario generale di Cgil Sicilia, Alfio Mannino, i segretari generali di Filcams Cgil Catania, Davide Foti e della Fp Cgil Catania, Concetta La Rosa. 

Ha aggiunto Landini a proposito di PNRR  nel settore Sanità: “Se gli investimenti del Piano non si collegano a investimenti di una politica più generale che veda una crescita della spesa complessiva per la sanità nel nostro paese, e se non si  prevede un aumento delle risorse per l’occupazione nelle nuove strutture che si faranno, il rischio è che l’occupazione non sarà pubblica ma precaria e addirittura che  si favorisca un processo di privatizzazione del sistema sanitario nel nostro Paese”. 

Per la Cgil etnea è necessario attuare una volta per tutte la medicina del territorio, che a Catania continua a essere una grande assente. 

I Presidi territoriali di assistenza  (PTA)  per il sindacato sono essenziali perché rappresentano la possibilità concreta di accedere alle cure senza passare dal pronto soccorso e senza svuotare quest’ultimo; e anche a rassicurare i cittadini più fragili. 

Il segretario generale della Cgil di Catania, De Caudo, ha spiegato che “Catania è contemporaneamente sede di molte eccellenze ospedaliere che negli anni hanno allentato di parecchio la migrazione sanitaria al Nord Italia, e dunque centro di garanzia per tutti gli utenti rispetto all’entroterra siciliano e ad altre provincie meridionali, ma è comunque un contesto fatto di precariato, lavoro povero, servizi negati al cittadino. In Sicilia, a Catania, c’è un ‘urgenza atavica di personale medico ma non possiamo nasconderci che è in atto da tempo un evidente allontanamento dal settore pubblico da parte del personale sanitario, perché il privato offre condizioni migliori, sia economiche che in termini di oneri del lavoro. Chi può, scappa”.

In Sicilia non esistono dunque specialisti in medicina di urgenza e pronto soccorso, e  l’unica Scuola di Specializzazione di Catania forma solo 4 specialisti l’anno a fronte dell’attuale necessità di impiegare centinaia di professionisti. In particolare, la carenza di medici di Anestesia e Rianimazione che afferisce all’urgenza ed emergenza  nella Regione Sicilia, ha superato di gran lunga le 300 unità individuate lo scorso anno, di cui circa il 60 % nelle provincie di Catania, Messina, Caltanissetta, Agrigento ed Enna.

All’assemblea sono intervenuti medici, tecnici di radiologia, lavoratori degli appalti, soprattutto del settore ristorazione e socio sanitario, vigilanti, operatori dell’AIAS; ha chiuso gli interventi Carmelo Calvagna segretario della Fp Cgil  medici.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

5 min

di Marco Iacona La destra “non è un’ideologia” diceva Indro Montanelli. Proverei a dargli ragione, nel senso che – ricordando quello che diceva il suo amico e “maestro” Giuseppe Prezzolini – le destre sono tante quanti coloro che si dicono, appunto, di destra. Dunque mille destre mille ideologie, non più una; e naturalmente destre tutte […]

2 min

La squadra catanese, al Leonardo Da Vinci, esce sconfitta dalla prima semifinale play-off. Vince l’Olympia Basket Comiso per 86-83. Mercoledì sera gara 2 foto di Romano Lazzara. ALFA BASKET CATANIA                    83 OLYMPIA COMSIO                              86 Alfa: Ruffino ne, Gatta 14, Drigo 9, Torrisi ne, Bonanno ne, D’Aquino ne, Budrys 15, Patanè 9, Pappalardo, Barbakadze ne, Abramo 12, […]

2 min

di iena Marco Benanti. Lo scandalo delle carceri italiane è ormai da tempo un dato acquisito, a parte il caso dei “progressisti” con “Il Fattoquotidiano” sotto il braccio. Trattasi di una vergogna, costellata di illegalità. Ogni tanto, addirittura la magistratura italiana lo riconosce. Come nel caso di un uomo, V.R., 57 anni, catanese, attualmente libero. […]

3 min

ecco i comunicati stampa: Barbagallo: “Nessun defunto ha votato, irricevibili le accuse di brogli” Palermo, 10 maggio 2025 – “Non voglio alimentare ulteriori polemiche, ma sono irricevibili le accuse di brogli. Nessun defunto ha votato all’assemblea del 27 gennaio. Siamo un partito, abbiamo regole chiare e ci sono organi di garanzia a cui rivolgersi. Ma […]