Messina. Attaguile a Calatabiano per solelcitare lavori messa in sicurezza collina e condotta idrica

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Il deputato Angelo Attaguile, segretario nazionale e coordinatore in Sicilia di Noi con Salvini, è tornato a Calatabiano per prendere parte ad una nuova iniziativa a tutela del territorio programmata dalla locale sezione con in testa il consigliere comunale Maria Gravagna e la responsabile Francesca Valenti.

Se la volta scorsa a centro del dibattito c’è stata la questione depuratore, questa volta a preoccupare Noi con Salvini sono i ritardi nei lavori per la messa in sicurezza della collina di Calatabiano per i quali undici mesi addietro lo Stato ha stanziato quasi tre milioni di euro, questo in seguito al movimento franoso che il 24 ottobre del 2015 danneggiò la conduttura dell’acquedotto di Fiumefreddo interrompendo l’approvvigionamento idrico della città di Messina. Particolare che si ripeté lo scorso 23 luglio allorché un incendio doloso che colpì quell’area lasciò a secco Messina.

All’incontro in municipio a Calatabiano, oltre all’on. Angelo Attaguile, alla referente Francesca Valenti e il consigliere comunale Maria Gravagna, erano presenti anche il sindaco di Calatabiano Giuseppe Intelisano, il suo vice Antonino Moschella e gli assessori Mario Di Bella e Vincenzo Ponturo. Questi ultimi hanno pubblicamente denunciato come l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente abbia disertato tutti i tavoli tecnici convocati per affrontare la problematica.

Nel corso dell’incontro Angelo Attaguile ha potuto constatare, così come ha riportato in una interrogazione parlamentare che ha già depositato, che ad oggi i lavori sono rimasti in una fase progettuale mentre nel frattempo l’area by-pass attrezzata provvisoriamente dalla stessa società proprietaria della condotta, l’Amam, preoccupa a seguito degli smottamenti registrati negli ultimi giorni a causa delle intense piogge.

Sulla questione, il geologo Carmelo Garufi dell’Amam, ha evidenziato come “in atto ci sia un movimento cinematico in evoluzione del versante in frana nell’area dei quattro tubi (direzione Alcantara), per un tratto di circa 35 metri, con un richiamo di erosione accelerata a valle sotto il by-pass”. Il timore –ha messo in guardia Garufi- è che l’avvallamento sotto la condotta, che ha già interessato almeno tre dei quattro tubi, possa aggravarsi con l’evoluzione del dissesto”.

Garufi punta il dito non solo sui ritardi per i lavori di consolidamento del versante collinare da parte della Protezione civile regionale, ma anche sulla mancata  manutenzione delle opere di drenaggio:  “Ad oggi –ha concluso Garufi- dopo quasi un anno dalla rottura della condotta, con un intervento provvisorio sull’acquedotto, con la realizzazione del by-pass che sarebbe dovuto durare pochi mesi, non sono state ancora assunte decisione definitive”.

“Tra le altre cose ho appreso  – commenta l’on. Angelo Attaguile – che nell’arco dell’anno sono stati spesi 400 mila euro per il consolidamento del versante della collina. Si tratta di fondi della Protezione civile che lo scorso 5 settembre ha tenuto un tavolo tecnico ma non è stata avviata nessuna gara d’appalto. Inoltre –aggiunge Angelo Attaguile- ho preso atto che il georadar non è attivo da maggio per mancanza di fondi e in caso di frana le persone che abitano in quella zona sono in pericolo. Occorre tenere anche in considerazione –conclude Attaguile- che la condotta dell’acquedotto dell’Alcantara, che avrebbe potuto rappresentare una soluzione alternativa per l’approvvigionamento idrico di Messina, è stata a sua volta interrotta sei anni fa da una frana all’altezza di Alì Terme e, a tutt’oggi, non è stata ancora riparata da Siciliacque e Partecipate della Regione Siciliana, proprietaria dell’impianto”.

Nella sua interrogazione parlamentare, il deputato Angelo Attaguile chiede quindi al ministro: “che fine hanno fatto questi fondi per la messa in sicurezza della collina di Calatabiano, un’opera che doveva essere prioritaria per salvaguardare sia l’abitato sottostante, sia la città di Messina con i suoi 240.000 abitanti circa”. 

Intanto Noi con Salvini di Calatabiano, con in testa Maria Gravagna e Francesca Valenti, annuncia che a novembre tornerà alla carica per sollecitare la definizione della questione depuratore che tanto sta a cuore ai cittadini e agli operatori commerciali del posto.

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Redazione Iene Siciliane

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