Si avvicina il voto del 10 giugno: per le “comunali” catanesi ormai siamo all conto alla rovescia. Gli schieramenti approntano le rispettive “squadre”: mentre nel centrosinistra si assiste al “fuggi fuggi” da Bianco (che non dovrebbe vincere nemmeno in caso di candidatura unica, stile Paraguay anni Settanta) e mentre attorno ad Emiliano Abramo si concentrano le decisive energie utili per arrivare terzi o quarti (sempre comunque davanti al “vuoto pneumatico” chiamato M5s catanese), nel centrodestra attorno al candidato a sindaco Salvo Pogliese si coagulano forze e soprattutto idealità nuove e vecchie.
Come nel caso dell’avvocato Michele Giorgianni, già assessore comunale ai lavori pubblici e infaticabile “Difensore della Fede” nel centrosinistra sui social network.
Proprio su “ienesicule” Giorgianni ha deciso di vuotare il sacco (dopo quello di Corso dei Martiri): “annuncio che appoggerò Salvo Pogliese, con ogni probabilità con un non previsto posto nella squadra di governo del candidato del centrodestra.” Sulla delega paventata, corrono voci: Giorgianni potrebbe finire alla cultura. Per continuare -dicono i beneinformati- gli straordinari successi – già testimoniati dal duo Elio Bosco&Giacomo Palazzolo- dell’assessore Orazio Licandro.
Giorgianni ci tiene a precisare che questa opzione è arrivata “dopo lungo e profondo travaglio, vissuto assieme a delle guide che mi hanno portato con mano a questa scelta di vita in linea con la loro ferma e precisa identità politica e culturale, fatta di coerenza e di idealità vissute con impegno quotidiano. Voglio per questo ringraziare uomini come Salvo Di Salvo, Marco Consoli e Nuccio Lombardo. Non voglio dimenticare altresì uomini dell’altezza morale e politica di Alessandro Porto. Tutti costoro mi hanno aiutato a scegliere -con la coerenza che li contraddistingue- per il meglio, cioè per me. E così sosterrò Salvo Pogliese.”
In merito a possibili critiche per il passaggio da uno schieramento all’altro Giorgianni ha tenuto a precisare che “lui lavorerà per la sinistra anche aderendo alla destra, del resto come ha fatto il mio ex leader Enzo Bianco che per anni ha lavorato per Catania da Roma e dalle Dolomiti, dove lui trascorre i periodi di vacanza”. Sulla divisione destra-sinistra Giorgianni ha tenuto a precisare: “a Catania esiste la divisione dei salotti, non quella degli schieramenti. Quando hai capito il gioco, cioè quando ti rendi conto che la contrapposizione destra-sinistra serve per fottere i semplici e i menteccati, puoi tranquillamente passare da Giuseppe Berretta, che non conta più un cazzo, alla Cgil, che conta di meno, a Salvo di Salvo, passando per Orazio Licandro e Giuseppe Caudo, sino ad arrivare a Salvo Pogliese”. Del resto, Nicola D’Agostino e il suo gruppo a cui appartengo già ha deciso, io arriverò presto.
L’ufficialità dell’adesione di Giorgianni al progetto di Salvo Pogliese dovrebbe arrivare nei prossimi giorni: corre voce di una serata in un lido della scogliera. Previsto il pubblico delle grandi occasioni.
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