Mineo. Matteo Salvini tuona dal Cara: “Prima gli italiani, non mi stancherò mai di dirlo!”


Pubblicato il 06 Settembre 2016

Fa ancora discutere la visita ispettiva di Matteo Salvini in Sicilia a Mineo, all’interno del centro d’accoglienza per migranti più grande d’Europa. Ad un certo punto il leader della Lega chiede che gli vanga stampata la lista degli ospiti presenti al centro, con nazionalità, sesso ed età. La osserva attentamente e poi salta dalla sedia: “Quasi 700 nigeriani, centinaia di tunisini, marocchini, indiani, egiziani: scusate ma che guerra c’è da quelle parti?”, chiosa rivolgendosi al viceprefetto di Catania presente all’incontro per il quale non è stato consentito l’accesso ai giornalisti.

“Già i dati statistici dei soggetti presenti al Cara dovrebbero fare riflettere”, ha aggiunto Matteo Salvini; “sono tutti uomini, giovani e forti. È singolare che dalle guerre non fuggano donne, bambini e anziani”. “La verità”, ha ribadito il leader della Lega e di Noi con Salvini, “è che siamo di fronte ad una sostituzione di popoli, programmata, scientificamente calcolata”.

Imbeccato da uno dei presenti, Salvini ha replicato: “Nel 95% siamo di fronte a migranti economici ai quali umanamente auguro ogni bene, ma lo Stato italiano deve pensare agli italiani. Prima gli italiani, non mi stancherò mai di dirlo“. Matteo Salvini, che al suo fianco aveva il deputato nazionale Angelo Attaguile, segretario nazionale e coordinatore in Sicilia di ‘Noi con Salvini’, ha poi fotografato ed evidenziato ai presenti il lusso nel quale vivono i migranti tra antenne paraboliche, impianti sportivi gratis e villette. Salvini ancora una volta (si tratta della quinta visita al Cara del leader della Lega) si è soffermato sull’illegalità di alcuni mercatini alimentati all’interno del Cara di Mineo dagli stessi migranti.

Il direttore del Cara Sebastiano Maccarrone, ha rivelato a Salvini e a tutti i presenti come lo Stato debba ancora corrispondere circa trentamilioni di euro a chi s’è aggiudicato l’appalto per la gestione del Cara. Un ritardo che ha favorito l’indebitamento e costretto ad una esposizione bancaria per interessi da circa centomila euro al mese.

Uscendo dalla struttura, che al momento vanta quasi quattromila presenti, un vero e proprio comune nel comune, Salvini ha commentato amareggiato: “I terremotati nelle tende, i migranti nelle villette e negli alberghi. Prima gli italiani!”.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

Palermo, 24 febbraio 2025 – “Come si penalizzano le produzioni agricole e industriali siciliane? Mettendo balzelli! E così l’ETS (l’Emission Trading System) un meccanismo di mercato progettato per ridurre le emissioni di gas serra attraverso un sistema di quote, attualmente in vigore per il trasporto marittimo, è diventato un costo”. Lo denuncia Santo Tumino, presidente […]

1 min

ALFA, VITTORIA E + 6 SUL COMISO La squadra rossazzurra supera l’Invicta 93Cento di Caltanissetta nel sesto turno del girone di ritorno con il finale di 106-74 e allunga in vetta alla classifica. foto Romano Lazzara. ALFA BASKET CATANIA 106 INVICTA 93CENTO 74 Alfa: Gatta 13, Drigo 19, Torrisi 3, D’Aquino, Budrys 13, Galasso 2, […]

1 min

 Incomprensibile la scelta del sindaco Trantino di escludere il quartiere di Librino dai fondi del Decreto Caivano. Una decisione che solleva interrogativi sul processo decisionale dell’amministrazione comunale. Il Sindaco ha dichiarato di aver privilegiato San Cristoforo perché, su Librino, “non hanno ottenuto i risultati sperati”. “Ci sembra incredibile, visto che non si comprende a quale […]