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Mineo. Salvini: “Su 3042 solo due provengono da stati per i quali l’Europa prevede il riconoscimento immediato dell’asilo”
Pubblicato il 05 Settembre 2015
“Al momento il Cara di Mineo ospita 3.042 extracomunitari e di questi solo due provengono da quelle nazioni per cui l’Europa prevede il riconoscimento del diritto d’asilo immediato. Lascio a voi giudicare”. Con queste parole il leader della Lega Matteo Salvini si rivolge ai giornalisti al termine della visita all’interno del Cara di Mineo compiuta insieme al parlamentare nazionale Angelo Attaguile segretario nazionale del movimento ‘Noi con Salvini’ nonché segretario della Commissione nazionale Antimafia.
Salvini e Attaguile tornano a visitare il centro d’accoglienza più grande e chiacchierato d’Europa per la quarta volta nel giro di un anno, segno che l’attenzione e la preoccupazione sono alte. Fuori ad attenderli e incitarli con slogan vari – tant’è che Salvini deve interrompere l’intervista con un ‘ue’ ragazzi mi fate finire che non si sente niente?’- ci sono circa duecento sostenitori giunti da ogni parte della Sicilia dalle prime ore del mattino con bandiere e striscioni.
“Chissà se prima o poi capiranno che tutta l’Africa in Sicilia non ci può stare – gli fa eco l’on. Angelo Attaguile-. Accogliere chi fugge da una guerra è doveroso, ma ospitare per quindici diciotto mesi tremila clandestini provenienti da paesi in cui non ci risulta esserci un conflitto bellico in corso è pura follia. C’è tanta paura tra i cittadini dei territori abbracciati dal Cara”.
“Non possiamo pensare di svuotare Africa e Asia –rincara il leader Matteo Salvini– pensando di accoglierli in Italia e in Europa solo per la felicità di chi ci specula. Siamo di fronte a migranti economici –aggiunge Salvini- che vanno aiutati nei loro paesi dando loro la canna da pesca e non il pesce. Spendiamoli lì i tre miliardi di euro che stiamo buttando via qua, ospitando negli alberghi di mezza Italia persone che non scappano da alcuna guerra. Proprio per questo, visto l’immobilismo del governo, prossimamente mi recherò in Nigeria con un gruppo di imprenditori per comprendere cosa di può fare affinché i nigeriani, che qui al Cara per esempio costituiscono la rappresentanza più nutrita, restino nel loro paese. Per fermare questa immigrazione senza precedenti – ha rimarcato il leader della Lega- occorre intervenire lì in Africa”.
A chi gli sottolinea le parole dell’arcivescovo di Caltagirone, monsignor Peri, che lo aveva accusato di cercare solo notorietà, Salvini replica: “si candidi con Rifondazione Comunista, prenda i voti e poi ne riparliamo”.
C’è spazio anche per una stoccata alla Merkel: “si è detta disponibile a prendere i siriani perché è l’unica popolazione che fugge da una guerra, della serie scelgo io quelli che voglio e il resto li tenete voi in Italia. Siamo di fronte all’ennesima presa in giro della Germania nei confronti dell’Europa mentre Renzi e Alfano rimangano in silenzio. A proposito ma dove sono visto che a Palagonia non li ho visti?”.
All’interno del Cara di Mineo, alla presenza del direttore Sebastiano Maccarrone, Salvini e Attaguile hanno incontrato una delegazione di ospiti che hanno espresso sentimenti di vergogna per l’efferato assassinio compiuto dal loro connazionale: “ci vergogniamo anche a guardare gli italiani negli occhi, prendiamo le distanze”. Salvini ha risposto che la colpa non era loro:”la colpa è dello Stato, non vostra”. Il direttore della struttura Maccarrone ha espresso preoccupazione per le conseguenze di quanto accaduto:” si rischia di rovinare i passi avanti compiuti in termini d’immigrazione”. Finita la visita al Cara e concluso l’incontro con la stampa Matteo Salvini e Angelo Attaguile si sono diretti a Palagonia, in parrocchia, dove in forma strettamente privata hanno incontrato i familiari dei coniugi uccisi nella loro villa qualche giorno addietro e per il quale è stato arrestato un diciottenne ivoriano ospite del Cara.
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