Venerdì mattina, davanti alla Corte d’appello per i minorenni di Catania, si terrà un’altra udienza del processo d’appello per Antonino Speziale, condannato in primo grado a 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale.
Il 14 ottobre ci sarà spazio per due momenti di rilievo: la visione in aula del famoso sottolavello –secondo l’Accusa il “corpo del reato”- e la deposizione di un carabiniere nella qualità di testimone. Per l’accusa Speziale avrebbe scagliato – a mò d’ariete- un sottolavello contro le forze dell’ordine nel corso di scontri attorno allo stadio. In quell’occasione, davanti all’ingresso della curva nord, avrebbe ferito mortalmente, l’ispettore Raciti.
Con lui avrebbe agito anche un altro ultras etneo, Daniele Micale, che, in altro processo, la Corte d’assise di Catania, ha condannato a 11 anni di reclusione, sentenza per la quale in secondo grado è stata chiesta la conferma e il procedimento è in corso: 10 per omicidio preterintenzionale e un anno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Per quest’ultimo reato Speziale è stato già condannato, con sentenza definitiva, a due anni di reclusione, che ha già scontato.
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