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Motta/Discarica Tiritì. Scelta giovane, Rivoluzione mottese e Megafono Motta chiedono incontro urgente a Crocetta
Pubblicato il 31 Maggio 2013
DISCARICA TIRITI’. SCELTA GIOVANE,RIVOLUZIONE MOTTESE E MEGAFONO MOTTA: “ABBIAMO CHIESTO UN INCONTRO URGENTE AL PRESIDENTE CROCETTA E ALL’ASSESSORE MARINO PER REVOCARE IL PIANO ED INDIVIDUARE UN SITO ALTERNATIVO E SOPRATTUTTO DISTANTE DAI CENTRI ABITATI”
“Abbiamo vinto la battaglia non la guerra, ecco perché è necessario non abbassare la guardia rispetto alla vicenda della Discarica Tiriti’ . Ho personalmente chiesto un incontro con il presidente Crocetta e l’assessore Marino affinché revochino in autotutela il decreto Arta n 221 del marzo 2009, provvedendo all’individuazione di un sito alternativo alla discarica, che sia soprattutto distante dai centri abitati”.Daniele Capuana, leader del Movimento Scelta Giovane da sempre impegnato contro l’ampliamento della discarica, non utilizza mezzi termini e sottolinea come la lotta portata avanti dai Comitati No discarica abbia portato i risultati sperati : “Quando si lotta tutti insieme -sottolinea Capuana– i risultati arrivano”.”Finalmente la politica ha dato un segnale chiaro dopo anni di ambiguità, auspichiamo che la Regione faccia altrettanto”- dichiara il consigliere comunale di Scelta Giovane Ivan Pellegrino.Antonella Di Mauro, coordinatrice di Scelta Giovane a Motta, è soddisfatta per lo stop alla discarica Tiritì (a cavallo tra i comuni di Misterbianco e Motta S. Anastasia e vicina ai centri abitati), arrivato dall’Ars con l’ok ad una mozione che impegna il governo a revocare le autorizzazione all’ampliamento della struttura.”Più che di ampliamento -dice – parlerei di moltiplicazione per tre degli spazi, rispetto a quelli attuali, cosa che avrebbe mortificato i cittadini del posto e il loro diritto alla salute, per il quale, giustamente, lottano da tempo con determinazione”.Dello stesso avviso anche Piero Scuderi, del Movimento “Rivoluzione Mottese” e Giuseppe Nicosia, del Megafono di Motta S.Anastasia, che hanno chiesto all’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Nicolò Marino di intervenire sulla vicenda a tutela della salute di migliaia di persone.
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