C’era una volta un regno bellissimo chiamato “Catania”, nessuno lo conosceva, nessuno conosceva la sua storia; c’erano tanti palazzi nobiliari, cattedrali. Catania possedeva un patrimonio storico-culturale immenso, ma nessuno nel mondo lo conosceva.
Un cavaliere, che viveva nella lontanissima “S. Gregorio” era a conoscenza di tutto ciò e non riusciva a darsi pace del fatto che i forestieri non conoscevano la storia di questo Regno.
Un giorno il “cavaliere bianco” Enrico Trantino, questo il suo nome, seguito dal suo fedelissimo servitore Paolo La Greca decidono di salire in sella a due bellissimi cavalli bianchi alla volta di Catania. Giunti lì, dopo tanto lavoro, sono riusciti a fare conoscere e apprezzare in tutto il mondo le bellezze di questo storico regno chiamato “Catania”.
Ma non è finita qui c’era un’ultima cosa da fare!
C’era un bellissimo castello “Il Castello Ursino”, ma nessuno poteva vedere la sua maestosità fino a quando il “cavaliere bianco” e il suo fedelissimo servitore non lo liberarono dall’invasione delle macchine! Mi verrebbe da dire: e vissero felici e contenti!
Ma purtroppo la realtà è ben diversa. Egregio sindaco Enrico Trantino abbiamo capito che non solo lei vive nel mondo delle favole ma le racconta anche! Dovrebbe usare questa determinazione per risolvere i veri problemi di questa Città. L’ambiente deve essere vivibile in tutta Catania non solo dove interessa a Lei! Egregio sindaco Enrico Trantino è vero ogni favola ha un castello, ma nessuna favola ha le auto, ma è anche vero che ogni favola ha i cavalli e non i topi e le blatte.
Il Segretario Generale
Giovannella Urso.
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