Naomi Campbell: i 50 anni della Venere Nera della moda

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di Gian Maria Tesei

Considerata una tra le più famose ed avvenenti modelle degli ultimi trenta anni, se non della storia, ha compiuto il 22 maggio cinquanta anni una dominatrice delle passerelle dell’alta moda mondiale, nonché un personaggio contraddistinto da atteggiamenti a volte deprecabili, ma anche da notevoli vette di successo ed anche dalla voglia di battersi per le donne afroamericane, tutti fattori che fanno complessivamente di lei un mito per ogni aspirante top model del mondo.

Nata in un quartiere di Londra, Streatham, deve le sue splendide fattezze, che recitano numeri statuari (86-61-86 in 175 centimetri di rara beltà), alla madre ballerina di origine giamaicana e rappresenta il black pride al femminile per la sua crescita sociale che muove da quando, a soli 15 anni, viene scoperta da un agente di moda. Da quel momento, il mondo del fashion non avrà confini per lei con un’ascesa che la vedrà protagonista della copertina di “Elle” già a 16 anni,  per poi prodursi in un’ attività di modella  che la cristallizzerà protagonista assoluta di eventi, défilé , campagne pubblicitarie con le più importanti maison della moda ( da Valentino  ad  Yves Saint Laurent, da  Jean Paul Gaultier a Dolce & Gabbana, da Dsquared²a Vivienne Westwood e Givenchy e tutti gli altri maggiori esponenti dell’alta moda mondiale, senza dimenticare il grandissimo legame artistico con Versace che sancì il suo vero trionfo sulle passerelle).

Diva a tutto tondo, nel suo essere un compendio di bellezza, eleganza, talento e bravura ed insieme  miscellaneo di egocentrismo, scontrosità ed impulsività, colorate da comportamenti bizzosi, volubili , cocciuti  ed eccessi dai quali sembrerebbe essersi ripresa. La pantera nera della moda ha attraversato un tunnel fatto di tossicodipendenza ed alcolismo, con la riabilitazione che è comparsa per la prima volta nel 1999, con scarsi risultati, poi nuovamente, poco fruttuosamente, nel 2001 per riprendersi davvero, come ella stessa afferma, da poco tempo a questa parte.

Del resto, come ha asserito più volte, a Naomi non veniva negato niente e poteva permettersi di tutto anche degli atteggiamenti molto negativi nei confronti delle sue collaboratrici. E questo le è stato e le viene concesso perché il mondo è caduto ai piedi di quella che è definita la Marylin nera, la prima covergirl colored a stagliarsi sulla copertina di testate di moda del calibro di Time Magazine e di Vogue (1988).

Era (ed è) una delle regine delle top model (Linda Evangelista, Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Christy Turlington, Kate Moss…) degli anni ‘80-’90 che venivano già riconosciute solo con il nome, senza citare il cognome.

Non solo mannequin, Naomi è un’artista a 360°avendo incominciato una carriera legata alla musica, essendo apparsa, sin da quando aveva otto anni,  in video musicali per Bob Marley, Micheal Jackson, Madonna, George Micheal, ma soprattutto grazie al duetto con il rapper Vanilla Ice in “Cool As Ice” e sorprendendo positivamente da solista con l’album “Baby woman”(1995), il cui singolo “Love and tears” è stato un autentico successo planetario.

E la sua ecletticità artistica si è manifestata anche in campo televisivo (partecipando a serie quali “I Robinson” ed “Ugly Betty”) e cinematografico, recitando in un cortometraggio ed in ben 13 pellicole ( essendo attrice protagonista in “Testimone scomoda” di Steve DiMarco nel 1999) diretta da registi quali Spike Lee ( “Girl 6 – Sesso in linea”, nel 1996) e Ben Stiller (“Zoolander 2”, nel 2016).

Le sue relazioni sono sempre state turbolente e spesso hanno evidenziato una sua aggressività di fondo che anche alcuni suoi ex hanno sottolineato ( a tal proposito , Matteo Marzotto scherzava sulle botte ricevute dalla Campbell…). E sono state relazioni variegate, come gli ambiti della sua arte, sia per l’età dei compagni che per l’ambito in cui essi operavano lavorativamente. Ha infatti  avuto flirt o rapporti con personaggi del mondo dell’imprenditoria, quali Flavio Briatore o fuoriclasse dello sport( a suo tempo si parlava di una liaison con Mike Tyson); attori come Robert De Niro ( che dopo averne vantato le capacità amatorie, sembra, la lascio d’emblée) e Jean-Claude Van Damme; il ballerino Joquin Cortes od esponenti noti dell’ambito musicale quali Robbie Williams e Liam Payne, da lei lasciato dopo una breve relazione, non disdegnando, come tipo di rapporto, peraltro il sesso al telefono.

E nonostante le proprie articolate ed a volte tempestose ( nel 2008 sputò ad un poliziotto e processata…) che hanno caratterizzato il cammino umano della cenerentola nera( altro suo soprannome),la sua meravigliosa e sicura falcata sulle passerelle di tutto il mondo, i suoi indubbi talenti in vari ambiti artistici , ed il suo impegno per i diritti delle donne afro americane, la rendono un personaggio di planetaria notorietà le cui vicende sono incise indelebilmente nella storia della moda, e non solo.

Gian Maria Tesei.

 

 

 

 

 

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