di iena marco pitrella.
Con l’ultima calata di “mi piace” “a famigghia” fa quadrato.
In particolare, Villari, ANGELO, ancora una volta non mi pare che l’abbia capito che lui è il segretario provinciale, seppur “da remoto”, del partito democratico; e che un tantino di ritegno politico dovrebbe darselo anche per rispetto dei rimasti … iscritti.
Il fatto è questo.
Coincidenza ha voluto che sabato, all’indomani della pubblicazione su “Ienesicule” dell’articolo che dava notizia dell’archiviazione della querela presentata contro di me e contro Marco Benanti, Concettina Raia, “l’archiviata”, sul suo profilo facebook abbia scritto un post così titolato: “CHI D’INVIDIA CAMPA DISPERATO MUORE”.
Ah! Concettina, “l’archiviata” … anzi Cettina come mi ha suggerito di chiamarla un parrocchiano di Sant’Anna, a Grammichele.
Francamente, di perder tempo dietro “l’archiviata” non ne ho alcuna voglia: non mi interessa. Ci ha pure querelato, “l’archiviata”, e ha perso malamente; se “sta cupannu”, detto in grammichelese stretto, non ci possiamo fare niente.
Fra l’altro, sul post in discussione, ha detto tutto Debora Borgese, senza mai esser smentita: “In poche righe – ha scritto la Borgese rivolgendosi a Cettina – hai messo insieme le parole “morte”, “disperazione”, “invidia”, “manipolare”, “brutta bestia”… Non sembrano le parole di una persona serena ma di un ex potente caduta in disgrazia politica che dal chiuso del suo stanzino attiva le dita sulla tastiera digrignando i denti rabbiosamente”.
Nel frattempo, sempre coincidenza ha voluto, che un’altra della “famigghia”, Mariella Lupo, suocera “dell’archiviata”, quindi mamma di Rota, Giacomino, abbia condiviso sul suo profilo facebook il post appunto “dell’archiviata”, “CHI D’INVIDIA CAMPA DISPERATO MUORE”, con su scritto: “Brava Concetta e che i luridi invidiosi crepino!!!”.
“La mitica”, così chiamavamo Mariella nel partito, i DS, in quel di piazza Carafa 9 sempre a Grammichele, è tutto sommato abbastanza simpatica; conoscendola, è stata persino carina e ciò vuol dire che il livello di bile non ha raggiunto i picchi alti che noi gli sappiamo, essendosi limitata semplicemente al “crepino!!!”, contrariamente al resto da “a famigghia” che il “crepino!!!” con la calata di “mi piace” sembrano averlo auspicato in coro.
“Che i luridi invidiosi crepino!!!”: approva “l’archiviata” calandoci il “mi piace” al post.
“Che i luridi invidiosi crepino!!!”: approva Rota, Giacomino, calandoci un altro “mi piace” al post.
“Che i luridi invidiosi crepino!!!”: approva Villari, ANGELO, calandoci il suo di “mi piace” al post. E il suo, di Villari, ANGELO, è il “mi piace” del segretario provinciale “da remoto” del partito democratico.
“Che i luridi invidiosi crepino!!!” e sono stati solo loro tre, e nessun altro, a calare il “mi piace”.
Che poi, non potendo prender buono per me, sono comunque sicuro che con questi auspici – “CHI D’INVIDA CAMPA DISPERATO MUORE” e “Che i luridi invidiosi crepino!!!”, a Marco Benanti la vita gli s’allarga … a Debora Borgese tanta felicità.
“Che i luridi invidiosi crepino!!!”: fosse rimasto solo un commento della “mitica”, anche qui, non c’avremmo perso un attimo di tempo.
Ma di fronte a espressioni di una tale volgarità – “Brava Concetta e che i luridi invidiosi crepino!!!” – di rilevante c’è soprattutto una questione che da volgare diventa politica e sta tutta in certa approvazione: il “mi piace” di Villari, ANGELO.
E se “i luridi invidiosi crepino!!!” fosse rivolto ai giornalisti, sarebbe il partito democratico nazionale, con Enrico Letta in testa, a doverne prendere le distanze a quello che appare, dopo la querela, un inusitato attacco alla libertà di stampa dal tono lievemente intimidatorio: stiamo tremando tutti.
Il segretario regionale, Anthony Barbagallo, non ha nulla da dichiarare? “Sì, briscola a mazze”.
Villari, ANGELO, anche stavolta l’ha fatta grossa: ha dimostrato di non sapere, politicamente, dove sta di casa.
Di che stupirsi? di Villari, ANGELO, si sta parlando.
Villari, ANGELO, uno che, tanto per dirne una, a fronte del risultato del suo partito alle ultime amministrative in provincia di Catania, ha sostenuto che “Dalle urne luci e ombre, ma il Pd si rafforza”: “Si rafforza”?: ma dove e quando, Villari, ANGELO?
Di Misterbianco ne vogliamo parlare? dove il partito democratico non è riuscito a superare neanche lo sbarramento.
Misterbianco, dove il partito democratico ha sostenuto la candidatura a sindaco di Nino Di Guardo, sconfitto in malo modo. Quel Nino Di Guardo, che seppur non indagato, aveva avuto il comune sciolto per mafia a causa di un’indagine che ha coinvolto anche il suo vicesindaco.
Ragioni di opportunità politica, Villari, ANGELO: perché un conto sono le indagini, i processi, le condanne e i reati, quando ci sono; un altro conto è l’opportunità che è categoria principe della politica.
Le cosiddette ragioni dell’opportunità, norme non scritte in nessuna legge, che chi ha responsabilità politiche nelle decisioni è tenuto a far valere a tutela della credibilità e onorabilità di un partito e dei suoi elettori.
A dirla tutta, uno come Villari, ANGELO, con quale autorità, e con quale credibilità, avrebbe potuto non candidare Di Guardo per ragioni di opportunità? se quelle stesse ragioni di opportunità non sono valse per lui, per Villari, ANGELO, a dimettersi dato il rinvio a giudizio per fatti che con il bilancio del comune di Catania hanno a che fare.
Che ci sta a fare, Villari, ANGELO? che ci calasse i prezzi.
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