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Occupazione, caso Tecnis: spiragli per il futuro dell’azienda
Pubblicato il 10 Marzo 2016
da Cisl e Cgil:
Oggi il commissario Ruperto a Catania
TECNIS, AZIENDA AMMESSA AL CODICE ANTIMAFIA. TURRISI: C’È UNO SPIRAGLIO
«L’azienda può chiedere il pagamento dei Sal e se ci sarà la revoca dell’interdittiva firmare i contratti »
Catania, 10 marzo 2016 – Buone notizie per la Tecnis: l’azienda sarebbe stata ammessa al decreto legisl. 159/2011 Codice antimafia. Lo ha comunicato il commissario Saverio Ruperto.
«Questo ci fa ben sperare per il futuro – commenta Nunzio Turrisi, segretario generale della Filca Cisl di Catania – perché permetterà all’azienda di avere uno scudo, in modo da non poter essere attaccata da alcun creditore».
La Tecnis, infatti, si trovava scoperta dalla mancata presentazione del 182 che doveva avvenire il 21 febbraio.
L’ammissione allo scudo antimafia durerà per tutto il mandato del commissario. Con i debiti così congelati, l’azienda potrà rivolgersi alle stazioni appaltanti per chiedere il pagamento degli Stati di avanzamento lavori (Sal) arretrati.
«Questo permetterà di avere le liquidità necessarie per poter pagare spese correnti e gli stipendi – aggiunge Turrisi – e se arriverà anche la revoca dell’interdittiva, si potranno firmare i contratti già aggiudicati. Insomma, abbiamo uno spiraglio di salvaguardia, torniamo a essere fiduciosi, e vogliamo ancora sperare che lo Stato e le sue istituzioni ci restino vicini».
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Caso Tecnis: la parlamentare nazionale Luisa Albanella presenta interpellanza in Commissione, la deputata regionale Concetta Raia “ricorrere alla Marzano sui può”
Catania, 10 marzo 2016 – “La vicenda giudiziaria che ha colpito le società del gruppo Tecnis (Cogip Holding e Tecnis spa), il colosso delle costruzioni del sud Italia, con ramificazioni imprenditoriali in tutto il mondo, mette a rischio le attività che la società sta svolgendo a Palermo e a Catania, coinvolgendo i lavoratori che da tempo aspettano il pagamento degli stipendi arretrati”. Lo dichiara la parlamentare nazionale del partito democratico Luisa Albanella, componente commissione Lavoro alla Camera, che ha già presentato un’interpellanza a risposta scritta per conoscere quali iniziative immediate il Governo intenda assumere al fine di salvaguardare le tutele dei lavoratori dell’azienda, collegate, consortili e dell’indotto e consentire il completamento delle opere in corso.
“Sarebbe opportuno addivenire all’approvazione della proposta di legge d’iniziativa popolare – prosegue Luisa Albanella – già approvata in testo unificato alla camera dei deputati in prima lettura l’11 novembre scorso (ac 1138), riguardante misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela di lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità”.
“Ricorrere alla legge Marzano per affrontare la delicatissima questione Tecnis per la sua ristrutturazione economica e finanziaria”. Lo dichiara la parlamentare democratica Concetta Raia, componente della commissione Territorio e Ambiente e presidente Commissione UE all’Ars”.
E’ fondamentale che le aziende sequestrate continuino a lavorare – aggiunge Raia – bisogna impegnarsi per salvaguardare il perimetro delle attività mettendole a riparo dalla frammentazione e attivarsi per salvaguardare l’occupazione anche in quelle aziende collegate e consortili che a causa della Tecnis sono in crisi e rischiano di chiudere”.
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