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Occupazione: Catania, lavori metro, tira “brutta aria” per i lavoratori. Appello del segretario generale della Cisl
Pubblicato il 04 Maggio 2013
Rosaria Rotolo scrive alle istituzioni locali e al Tribunale. Necessario non perdere altro tempo-sostiene e ancora:bisogna accelerare tutte le pratiche burocratiche per tutelare l’occupazione e riprendere i lavoriSi rischia un doppio danno: altri 100 lavoratori in meno e lo sviluppo di Catania a rischio
“Con tutto ciò che sta accadendo attorno alla vicenda Sigenco, si rischia un doppio danno per la città di Catania. Il rischio, infatti, è, oltre ad avere altri 100 lavoratori che perdono il lavoro, subire un ulteriore lungo stop alla realizzazione della metropolitana. È necessario che, dalle istituzioni al Tribunale di Catania, ciascuno per le proprie responsabilità, si attivi per scongiurare quest’ennesimo disastro.Il sindacato (in questo caso i lavoratori sono rappresentati da Cisl e Cgil, Filca e Fillea) non può che continuare a insistere con tutti i soggetti interessati affinché si riesca ad accelerare tutte le pratiche burocratiche. In tal modo, sarà consentito alla nuova azienda aggiudicataria dell’appalto, la Tecnis, di avviare i lavori già a partire dal 16 maggio e di ricollocare i lavoratori della Sigenco attualmente in cassa integrazione guadagni ordinaria fino al prossimo 7 Giugno.Solo così potremmo mettere in sicurezza i livelli occupazionali e le prospettive di sviluppo del territorio legate alla realizzazione della metropolitana.C’è la necessità di evitare ulteriori danni all’economia e ai lavoratori catanesi. Diventa necessario quindi continuare a confrontarsi, cercando di mettere insieme tutti i soggetti che hanno responsabilità, a cominciare proprio dal Tribunale chiamato a esprimersi in un tempo troppo breve per mettere in sicurezza occupazione e sviluppo nel territorio etneo.È su tutto ciò che bisogna insistere per far sì che i lavori per realizzare la metropolitana possano essere riavviati e che insieme siano salvaguardati i livelli occupazionali.Ma è necessario che ognuno faccia la propria parte anche per garantire le prospettive e le necessarie tutele salariali ai lavoratori nel caso in cui si arrivasse oltre il 7 giugno, giorno in cui scadrà la cassa integrazione ordinaria e i lavoratori si troverebbero scoperti dagli ammortizzatori sociali.Da qui l’appello al Tribunale e a tutte le istituzioni locali, compresi l’Ufficio provinciale del Lavoro e l’Inps, coinvolgendo anche Sigenco, Tecnis e Ferrovia Circumetnea, affinché si programmino le straordinarie azioni da mettere in campo per garantire le necessarie tutele ai lavoratori interessati e le importanti prospettive del territorio catanese.I tempi per realizzare le condizioni necessarie per garantire tali tutele sarà determinante per il futuro delle 100 famiglie coinvolte.Sia chiaro che il sindacato non è interessato a quale azienda venga aggiudicato l’appalto in questione, ma l’unico interesse sta nel fatto che c’è un tempo breve entro il quale bisogna fare in modo che non si perda altra occupazione e altra opportunità di sviluppo dell’economia locale.
Rosaria Rotolo”.
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