La chiamano riforma della Provincia…
Comunicato dal sindacato: i lavoratori hanno finora garantito tutti i servizi prestati dall’ente: dalle manutenzioni alla guida dei musei
Tra le incognite anche l’esercizio provvisorio di bilancio regionale che scade ad aprile
«Basta beghe su confini e poteri territoriali, ora decidere assetto definitivo, occupazione e prestazioni»
La mancata riforma delle ex Province ha un altro aspetto altrettanto preoccupante: il destino dei 389 dipendenti della Pubbliservizi, la società partecipata al 100 per cento dall’ex Provincia regionale di Catania. Anche il loro futuro è legato a quello dei dipendenti interni dell’ente. Anch’essi attendono con ansia un passo avanti definitivo nella riforma e che cosa succederà tra due mesi, alla scadenza dei commissari nominati dalla Regione.
«L’incapacità di decidere della politica siciliana – affermano Rosaria Rotolo, segretaria generale, e Maurizio Attanasio, segretario territoriale della Cisl di Catania, e Rita Ponzo, segretaria generale della Fisascat Cisl etnea – trova nella mancata riforma uno dei suoi esempi più deleteri e sta mettendo i lavoratori e i cittadini in una condizione insostenibile. Questa ennesima situazione stagnante non fa che aggravare le già drammatiche condizioni economiche e sociali del territorio catanese».
I lavoratori della Pubbliservizi hanno finora garantito tutti i servizi di manutenzione di strade, edifici, scuole e verde di competenza provinciale; servizi di pulizia, igiene ambientale e rimozione rifiuti, di sgombero neve e spargisale e rimozione della terra dell’Etna; la gestione del rischio idrogeologico; accoglienza e guida nei musei dello Sbarco e del Cinema, istituzioni premiate da Tripadvisor perché considerate musei d’eccellenza, apprezzati da tutti i docenti e dalle scolaresche che li visitano. Anche tali lavoratori, nello stallo in cui si trova la riforma, vivono nell’incertezza del loro futuro lavorativo.
Ma c’è di più: anche su di loro grava l’incognita dell’esercizio provvisorio di bilancio della Regione fino al mese di aprile 2015. Un’incognita che appare al momento altrettanto grave quanto la mancata riforma stessa e che porrà anche i dipendenti della Pubbliservizi davanti all’ignoto che attende tutti i soggetti collegati alla disponibilità di risorse della Regione, dal mese di maggio in poi.
«L’appello che facciamo – aggiungono Rotolo, Attanasio e Ponzo – è rivolto non solo al governo regionale ma anche all’Assemblea regionale siciliana e alla deputazione catanese, perché la necessità di avere chiarezza sul bilancio, verità sui fondi regionali e determinazione nelle scelte nel definire struttura e competenze del nuovo soggetto amministrativo sono fondamentali perché da ciò deriva il futuro di migliaia di lavoratori e dei servizi a loro collegati e prestati alla collettività».
Rotolo, Attanasio e Ponzo ricordano che «in occasione dei confronti avuti nel tempo, sia con i passati Presidenti della Provincia sia con i commissari nominati a governare l’ente, abbiamo sempre chiesto di procedere senza indugio alla riorganizzazione dei servizi e a un’eventuale riqualificazione del personale per migliorarne efficienza e produttività, anche nell’ottica dell’economia e della ottimizzazione della spesa».
«Oggi, di fronte a decisioni che non possono essere più rinviabili, ribadiamo la necessità di aprire il confronto con le organizzazioni sindacali, per verificare con responsabilità e concretezza, i percorsi per seguire l’eventuale passaggio di tutti i dipendenti della ex Provincia regionale di Catania e della Pubbliservizi nella futura Area metropolitana o nel Libero consorzio e nell’Aggregazione delle imprese dei servizi, con l’obiettivo di salvaguardarne l’occupazione, la professionalità e le competenze».
«La politica smetta di parlare solo di confini territoriali e di nicchie di potere – concludono – e affronti con determinazione la riforma e l’assetto definitivo da dare al nuovo soggetto amministrativo, tenendo conto dei problemi dei dipendenti dell’ex Provincia, dei lavoratori dei servizi e delle inevitabili ripercussioni sulla collettività e sul sistema economico territoriali».
Numeri e prestazioni della Pubbliservizi al 31 dicembre 2014 (fonte: Direzione amm.va Pubbliservizi spa)
Personale in organico: 389
Manutenzione strade provinciali
Manutenzione edifici provinciali e scolastici
Pulizia e igiene ambientale
Manutenzione piccoli arredi
Accoglienza e centralino
Trasloco e facchinaggio
Gestione parco automezzi
Manutenzione verde edifici provinciali e scolastici
Servizio di sgombero neve e spargisale (Etna)
Gestione del rischio idrogeologico
Pulizia e rimozione rifiuti
Manutenzione ordinaria e straordinaria impianti fotovoltaici negli edifici di proprietà della Provincia.
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