di Piero Lipera (segretario provinciale Dc) L’ultima inchiesta giudiziaria che ha portato agli arresti un deputato regionale, un sindaco e due consiglieri comunali – è triste scriverlo – ma non porta nulla di nuovo. La domanda che mi pongo da dirigente di un partito è: saprà un giorno la politica arrivare prima delle manette? Conoscono […]
Occupazione e fame, Catania, lavoratori Anfe: 21 mesi di arretrato, stamattina la protesta continua
Pubblicato il 11 Marzo 2014
Stamane iniziativa in via Franchetti 5….
ecco il comunicato dei dipendenti:“ancora una volta i lavoratori dell’A.N.F.E. Provinciale Catania manifestano il loro disagio proclamando lo sciopero, nella speranza che finalmente la loro voce sia ascoltata dalle Istituzioni.Ricordiamo che i 140 dipendenti, ad oggi, pur con un arretrato di ben 21 mensilità, hanno lavorato nonostante le difficili condizioni, per non mettere in difficoltà l’Ente.I lavoratori denunciano anche di non aver ben compreso cosa comporti, nei tempi e nelle modalità, la procedura che l’Ente intende attivare applicando la Legge del 27/01/2012 n. 3 “Disposizioni in materia di usura, estorsione e crisi da “sovraindebitamento” con l’ausilio di un organismo chiamato OCC (Organismo di Composizione della Crisi).Sicuramente occorrerà tempo. E i lavoratori tempo non ne hanno più. Occorre intervenire urgentemente.E’ necessario che siano sbloccate le somme immediatamente esigibili affinché si possano erogare quanto più stipendi possibili ai lavoratori.Si fa appello alle Istituzioni e soprattutto si invitano le stesse a vigilare sugli Enti che hanno assorbito i Corsi che erano stati assegnati all’A.N.F.E. Provinciale Catania.Non permettete che altri Enti, con abili strategie, siano assegnatari dei corsi escludendo il personale Anfe Catania e allo stesso tempo vigilate sulla correttezza e sulla trasparenza delle procedure, fate in modo che ogni lavoratore, possa ritrovare una dignitosa collocazione.
Domani mattina dalle 08.00 alle 14.00 i dipendenti manifesteranno sotto la sede di via Raimondo Franchetti,5 per rivendicare ancora una volta a voce alta i propri diritti, “non possiamo più andare avanti: il passato compromette il nostro presente e il nostro presente non ci fa vedere un futuro”. Si invitano tutti gli organi di stampa di darne il massimo risalto, inviando sul posto una troupe giornalistica.NON ABBANDONATECI!!!Catania 10/03/14″.
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