Presidente Crocetta vuole fare qualcosa?
di iena al Parco
Che fine faranno 23 lavoratori, dopo anni e anni di precariato? Domani 3 ottobre, c’è una sorta di “dead line”: è la scadenza del bando –assunzioni per 37 con contratto a progetto di durata annuale- al Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, partecipato nella quasi totalità dalla Regione Siciliana, dove non pochi dipendenti vedono il loro futuro a tinte fosche. Si tratta di giovani preparati, che hanno alle spalle anni e anni di studio e lavoro di ricerca. Personale qualificato, dagli agronomi ai commercialisti ai tecnici di laboratorio. Non solo, altri settori d ricerca sono ambiente, beni culturali, tecnologie per la società dell’informazione, biotecnologie applicate, bioenergie e materiali innovativi.
Dopo anni e anni di precariato, con l’ultimo contratto scaduto a fine 2011, è ora arrivato un momento che potrebbe fare svanire i sogni di un lungo impegno, serio, documentato, anche in pubblicazioni scientifiche.
Già, perché, con l’irrompere del cosiddetto “riordino delle società a totale e maggioritaria partecipazione della Regione Siciliana”, disciplinato dalla legge di stabilità regionale del gennaio 2014, la situazione occupazionale di queste persone è alquanto a rischio. La “parola magica” è la solita ristrutturazione o simili: di fatto, un rischio enorme per il futuro di tanti lavoratori.
E dire che i soldi per pagare gli stipendi arrivano dall’Europa, non pesano sulla Regione.
E che dire poi che dai vertici del Parco, mentre da un canto si cerca di tranquillizzare il personale sui media, dall’altro, in altre occasioni, non si danno certezze alcune?
Che vuole fare il Presidente Crocetta? Farà qualcosa di serio?
Domani di aggiorneremo.
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