Occupazione, Paternò(Ct): flash mob dei lavoratori del call center Qè


Pubblicato il 21 Ottobre 2016

Stamane, in piazza Umberto, a Paternò, nuova iniziativa dei lavorati del call center Qè, al centro di una durissima vertenza che ne mette a rischio l’occupazione.

Al riguardo, ecco quanto dichiara Valentina Borzì, rappresentante sindacale unitaria:

“Abbiamo organizzato questo flash mob per sollecitare il tavolo tecnico alla Regione. 

 Dalla Regione tutto tace e i lavoratori del call center QÉ di Paternò non ci stanno. 

Lo sconforto sta prendendo il sopravvento. 

La lungaggine della vertenza ha già fatto le prime vittime e il numero dei “dimissionari per giusta causa” é destinato ad aumentare a dismisura.

Chi si dimette non lo fa perché ha trovato un nuovo lavoro (pochi sono i fortunati a riguardo). 

Ci si dimette perché si é ormai all’acqua alla gola e il sussidio di disoccupazione diventa l’ancora di salvataggio per chi ha mutui o affitti da pagare, famiglie da mantenere. 

 Ridateci la parola: il lavoro non si tocca!!!

#SIAMOTUTTIQE’

#VOGLIAMOILTAVOLOTECNICOALLAREGIONE

 La Regione non si renda complice di questo sopruso.

Non perdiamo quel poco lavoro che abbiamo.

 Questo è il messaggio del nostro flash mob 

giorno 26 ottobre 2016 organizzeremo una trasferta a Palermo per una protesta davanti la Presidenza della Regione per esprimere il nostro dissenso verso una istituzione che ad oggi non ha convocato nessun tavolo tecnico rispetto alla dolorosa vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori Qè di Paternò. 

Un pullman di lavoratori del call center Qe’ di Paternò si presentera’ il 26 Ottobre presso la sede della Regione Sicilia per far sentire la sua voce:

               “IL LAVORO NON SI TOCCA!!!”

Stiamo Chiediamo a tutti i nostri compaesani di sostenere la trasferta in pullman donandoci un contributo libero. Abbiamo 4 giorni di tempo per raccogliere 660 euro.” 


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