Nei punti vendita di Viagrande e Valverde.
Il sindacato: necessaria una regia regionale della vertenza per accelerare le acquisizioni e ricollocare tutti i lavoratori. Occorre tavolo di crisi permanente per favorire insediamenti nel territorio e garantire sostegno al reddito. Convocare l’Osservatorio provinciale sul Credito per allentare la morsa degli enti di riscossione e favorire l’accesso alle imprese.
“Da oggi nove lavoratori ex Aligrup del punto vendita di Viagrande tornano a lavoro; fra 15 giorni, altri 35 faranno la stessa cosa, nel punto vendita Valverde. Sono buone notizie per le famiglie dei lavoratori coinvolti nella dolorosa crisi del grande gruppo siciliano.
Restano ancora purtroppo tanti, troppi, lavoratori a non conoscere il proprio futuro e, come se non bastasse, senza aver percepito i sussidi della cassa integrazione straordinaria. A cominciare dai lavoratori del punto vendita del Centro Sicilia, per i quali abbiamo già chiesto un incontro alla Prefettura per garantire loro una tutela al pari di tutti gli altri supermercati del gruppo.
Non ci stancheremo mai dal richiedere un impegno straordinario da parte di tutti, ognuno per il proprio pezzo, per assicurare la tutela economica e le prospettive occupazionali di tutte le famiglie di questi lavoratori che si trovano in preda alla disperazione.
È certamente complicato trovare una strada che complessivamente individui soluzioni per tutti i lavoratori del gruppo in contemporanea, anche perché non c’è sul mercato un’azienda in grado di rilevare tutti i punti vendita.Ma, nello stesso tempo, il rischio del cosiddetto “spezzatino” mette a dura prova i lavoratori coinvolti e, quindi, serve un impegno straordinario da parte di tutti per individuare le migliori soluzioni possibili e cercare tutte le strade per garantire a tutti i lavoratori le stesse possibilità.
Ecco perché, come abbiamo già avuto modo di sollecitare, serve una regia, possibilmente regionale, che sia in grado di mettere insieme tutti i soggetti coinvolti: da tutta la classe imprenditoriale dell’Isola al rappresentante del Tribunale che sta seguendo tutto il processo di liquidazione dell’azienda così da accelerare le acquisizioni di tutti i punti vendita e, quindi, la ricollocazione di tutti i lavoratori.
È, parimenti, necessario che ci sia un intervento straordinario per assicurare ai lavoratori gli stipendi ancora pendenti e le risorse della cassa integrazione che gli spettano. Ecco perché ci vuole un tavolo di crisi permanente che però, oltre a mettere insieme tutti i soggetti, ricerchi anche le migliori strategie per favorire l’interesse delle imprese a investire nel settore ed evitare il depauperamento di professionalità e di opportunità di sviluppo del territorio.
La difficoltà di accesso al credito è per esempio, nel settore del commercio e non solo, sia nella grande che nella piccola distribuzione, una di quelle condizioni importanti sulle quali intervenire per facilitare le convenienze delle imprese ad investire nel territorio da un lato e per consentirgli, nei casi di crisi, di avere un sostegno concreto.
Questo è sicuramente uno strumento di interesse collettivo da mettere in campo per consentire di realizzare una strategia complessiva mirata al mantenimento delle attività ed alle garanzie di tutela occupazionali del territorio.
A questo proposito bisognerebbe anche che la Prefettura convocasse al più presto l’Osservatorio Provinciale sul credito per tenere sotto controllo la situazione economica e dell’occupazione, per consentire una facilitazione per la dilazione nel tempo dei debiti delle imprese verso gli enti di riscossione (Serit, ecc) e per monitorare i tassi. Si potrebbe così favorire l’accesso al credito alle imprese con una tempistica e una prassi burocratica più snella. Si riuscirebbe da un lato a dare sostegno concreto alle aziende in crisi e, di riflesso, anche ai lavoratori ed al territorio, e dall’altro anche a favorire le convenienze delle imprese a investire.
Il compito nostro, delle Istituzioni, e in primis della Regione Siciliana, è di evitare la “macelleria sociale” e fare di tutto da un lato per tutelare i salari e, nel caso dei lavoratori di Aligrup, accelerando il più possibile la pratiche per far avere i soldi spettanti ai lavoratori, e dall’altro garantire in prospettiva i livelli occupazionali al territorio etneo già troppo dilaniato dalla grave recessione che stiamo vivendo, cercando di intervenire semplificando le difficoltà che oggi incontrano le imprese per aiutarle a stare nel mercato e garantire così la tutela dei lavoratori e delle famiglie coinvolte.
Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania; Rita Ponzo segretaria generale Fisascat-Cisl Catania, Saro Pappalardo segretario territoriale Cisl Catania”.
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