Occupazione, vertenza Aligrup: le ultime

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Rendiamo conto di quanto sta avvenendo attorno ad una situazione che permane drammatica…di iena operaia

Dalla segreteria provinciale di Catania Cisal-Terziario si informa che sulla vertenza Aligrup nei giorni scorsi è stata inoltrata una lettera al Prefetto. Ha scritto la Cisal: “Riteniamo sia corretto dare la giusta lettura agli eventi, del resto troviamo più che lecito che chi si appresta ad affrontare un grosso investimento in una situazione così delicata e complicata come questa, sia tutelato. Tanto più se la mancata tutela degli investitori mette a rischio il futuro di oltre 400 lavoratori direttamente interessati oltre l’indotto; per questo abbiamo chiesto l’intervento della Prefettura, affinché un organo istituzionale possa garantire che tutte le operazioni di cessione vadano a buon fine”.

Ecco la lettera al Prefetto Cannizzo: Egregio Sig. Prefetto,la scrivente O.S. in merito alla vertenza Aligrup, esprime una grande preoccupazione in quanto l’evolversi della vicenda giudiziaria che ha coinvolto la proprietà aziendale potrebbe avere ripercussioni sul possibile riassorbimento dei lavoratori, attualmente in CIGS, da parte di soggetti imprenditoriali che hanno manifestato interesse all’acquisto dei rami d’azienda Aligrup, per i quali tra l’altro, sono state già autorizzate le cessioni da parte del Tribunale Fallimentare di Catania. La preoccupazione scaturisce in seguito alla sentenza che la Corte di Appello di Catania ha emanato lo scorso 18 Aprile che oltre a condannare a 12 anni e 6 mesi il titolare Aligrup disponeva la confisca di tutti i beni in capo a Scuto e suoi affini, tra cui appunto la Società Aligrup e tutte le altre società collegate, infatti, abbiamo la percezione che isoggetti imprenditoriali che hanno seriamente e coraggiosamente dimostrato la volontà di investire acquisendo i rami d’azienda Aligrup oggi stiano temporeggiando, nella più che legittima e condivisibile preoccupazione che l’importante investimento che stanno sostenendo possa rivelarsi pericoloso in quanto potrebbero non avere sufficienti garanzie che li tutelasse in caso di convalida della condanna e dunque della confisca dei beni.Presa coscienza che il mancato concretizzarsi delle cessioni avrebbe un disastroso impatto in termini occupazionali, infatti le ultime cessioni autorizzate dal Tribunale Fallimentare di Catania consentirebbero il ricollocamento di circa 400 lavoratori oltre l’indotto, chiediamo il Suo autorevole intervento affinchè come organo Istituzionale possa nei limiti, farsi garante nei confronti dei soggetti imprenditoriali garantendo la genuinità delle cessioni confermando la totale estraneità dei soggetti subentranti nella vicenda giudiziaria ed evitando quindi che possano aversi ripercussioni future relative alle cessioni dal gruppo Aligrup. A tal proposito Sig. Prefetto chiediamo di essere convocati al fine di poter venire a capo della delicata situazione e poter garantire i lavoratori che hanno gia fin troppo patito le conseguenze della vicenda giudiziaria che li ha ingiustamente martoriati.Fiducioso che ancora una volta S.E. manifesterà la propria disponibilità nei confronti dei lavoratori rimango in attesa di un Suo cortese riscontro e colgo l’occasione per porgereDistinti saluti” 

Da coop, invece, ecco questa comunicazione:“Coop Sicilia, la società costituita da Coop Consumatori Nordest e Coop Adriatica, conferma di aver presentato una proposta vincolante per l’acquisizione di sei punti vendita e di aver ricevuto il nullaosta da parte del Tribunale di Catania, al quale è affidata la procedura di concordato di Aligrup Spa. Da quel momento, con la massima celerità, si sono avviate tutte le procedure operative per rendere più veloce possibile il possesso e la riapertura di questi negozi. Conferma inoltre che, di recente, ha avanzato una proposta formale e irrevocabile anche per acquisire un altro supermercato, per il quale non ha ancora ricevuto il nullaosta.Coop Sicilia comprende il disagio dei lavoratori che – per cause non certo imputabili alle cooperative socie – hanno perso il posto di lavoro. In proposito, è anzi opportuno ricordare che la società aveva proposto ad Aligrup, prima della situazione concordataria poi avviatasi sulla società, l’acquisto di ben 21 punti vendita. Coop Sicilia e i suoi soci comprendono molto meno, invece, le più recenti dichiarazioni sindacali che parlano di “silenzio e latitanza” da parte di Coop, e che sono prive di ogni fondamento. Si tratta di un’interpretazione scorretta delle procedure imposte dalla delicata situazione in cui versa Aligrup, da parte di chi come le organizzazioni sindacali dovrebbe, invece, conoscerle bene.In breve tempo, Coop Sicilia ritiene di poter assicurare l’avvio di tutte le procedure necessarie, non da ultimo il confronto con i sindacati e con i lavoratori, nella massima e assoluta trasparenza che Coop ha sempre dimostrato.L’attenzione al mondo del lavoro è un elemento costituente della identità di Coop ed una delle ragioni per le quali esiste. È inoltre uno dei motivi principali per i quali Coop Sicilia ha avanzato, di recente, la proposta di subentrare nella gestione di 7 punti vendita. Questa scelta, oltre ad espandere l’insegna Coop in Sicilia, dove è già presente con 5 Ipermercati e 15 Supermercati con oltre 1.000 lavoratori occupati, contribuirà a salvaguardare almeno in parte gli occupati precedenti, dando più serenità a tanti lavoratori e alle loro famiglie”.

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Redazione Iene Siciliane

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