C’è un fremito legalitario a Catania che pervade un’amministrazione comunale che si spende senza sosta per il ripristino delle regole: in testa un sindaco – Enry Trantino – che si sacrifica in prima persona, non lesinando sforzi di alcun tipo ed immortalando quotidianamente le sue gesta sui social alla stregua di una Ferragni sotto il […]
Officina Democratica condanna con forza l’utilizzo della violenza e il ricorso alla giustizia privata
Pubblicato il 18 Febbraio 2025
Officina Democratica condanna con forza l’utilizzo della violenza e il ricorso alla giustizia privata, ancora di più quando questa viene esercitata in un luogo come la scuola, nel quale la formazione civica dei ragazzi dovrebbe passare, innanzitutto e prima che sui libri, attraverso l’esposizione costante ai comportamenti virtuosi.
Tuttavia, l’aggressione alle maestre della scuola primaria “Petrarca” e l’animata contestazione ai danni di un vigile urbano, in via Gabriele d’Annunzio a Catania, non possono essere considerati come accadimenti isolati.
Si tratta, infatti, in entrambi i casi, della reazione a un torto (vero o presunto, non ha rilevanza) servendosi di metodi intimidatori: velleità che hanno preso forma in maniera più o meno meditata, ma che hanno certamente una medesima radice.
«Prendono vita dalla cultura della forza come soluzione alternativa al diritto – ha sottolineato Maurizio Caserta, esponente di Officina Democratica e capogruppo del PD al consiglio comunale – che si sta pericolosamente diffondendo negli ultimi anni, soprattutto nelle ultime settimane e che molti governi, in giro per il mondo, sembrano incarnare e diffondere. Ma si nutrono anche di un profondo malcontento nei confronti di uno Stato assente e, quando presente, spesso incoerente»
È evidente, come la maggior parte dei cittadini abbia perso fiducia, nei confronti di uno Stato che non intende più assolvere alle funzioni, che gli sono proprie. Di fronte alla costante inefficienza delle nostre strutture, la solitudine dei cittadini rischia purtroppo di trasformarsi nella rabbia e nella violenza che hanno caratterizzato questi ultimi due episodi, così come molti altri che affollano, purtroppo, le nostre cronache.
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