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“Ombre” sulla Prefettura di Caltanissetta: tutto a posto nella gestione di veicoli sottoposti a sequestro e fermo amministrativo?
Pubblicato il 27 Marzo 2020
I veicoli sottoposti a sequestro e fermo amministrativo rappresentano non solo un effetto dell’attività repressiva dello Stato ma anche parallelamente un’attività imprenditoriale. Che segue, naturalmente, regole. In Sicilia, non mancano ombre, che sono oggetto di indagini e persino di procedimenti penali, in fasi diverse.
Come nel caso del Tribunale di Gela, dove è in corso il dibattimento per tre imprenditori della società “Scozzarini”: si tratta di Roberto, Saverio, Giuseppe Giampaolo chiamati a rispondere dei reati di appropriazione indebita e per talune ipotesi di reato del codice dell’ambiente, in particolare per quanto concerne l’ attività di gestione di rifiuti non autorizzata. E’,invece, davanti al Gip dello stesso Tribunale un altro procedimento, dove sono imputati Roberto e Saverio Scozzarini con l’ipotesi di truffa perchè “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e in concorso tra loro, entrambi in qualità di soci e amministratori della società Scozzarini s.n.c. e Scozzarini srl, con artifici e raggiri consistiti: nell’impossessarsi dei veicoli di soccorso… e…. sottraendo gli stessi alla ditta comproprietaria Le Car s.n.c.; nell’utilizzare illegittimanente i marchi ACI e ACI GLOBAL; nel formare e produrre all’Aci Global una falsa scrittura di sub affidamento di prestazione dei servizi di soccorso ACI fra la ditta Le Car s.n.c. di Di Pasquale Luciano e la ditta Scozzarini srl, traevano in inganno l’Aci Global, la quale, facendo ragionevole affidamento sulla veridicità del contratto, revocava l’autorizzazione di centro delegato ACI alla ditta Le Car snc, e così ottenevano un ingiusto profitto consistito nell’utilizzo esclusivo dei mezzi di soccorso e dei marchi ACI e ACI GLOBAL, con conseguente danno della ditta Le Car S.n.c., consistito nella lesione all’immagine e nel mancato guadagno per interventi di soccorso stradale.”. Il tutto sarebbe accaduto a Gela nel periodo dal settembre 2011 al momento della richiesta di rinvio a giudizio della Procura nel novembre scorso.
Nello stesso procedimento è imputato di falsa testimonianza Marco D’Aleo, il quale, secondo l’Accusa, deponendo come testimone nell’ambito della causa civile tra le Car snc e Scozzarini srl “dichiarava falsamente che il contratto di prestazioni di servizi con il quale la Le car s.n.c. affidava il servizio di soccorso Aci alla società Scozzarini srl era stato predisposto dalla medesima Le Car e e firmato da Di Pasquale Luciano. Circostanza smentita dagli atti di causa” (fatto risalente al 4 marzo 2014). L’udienza davanti al Gip è prevista per il 7 aprile, al Tribunale di Gela.
Questo sono solo gli aspetti giudiziari finiti al vaglio dell’Autorità Giudiziaria (per cui esiti per il momento è da ricordare la presunzione di innocenza degli imputati) di una articolata e complessa vicenda, che chiamerebbe in causa anche scelte della Prefettura di Caltanissetta. Non a caso, mesi fa, l’imprenditore Luciano di Pasquale avrebbe sporto una denuncia-querela, lamentando tutta una serie di fatti penalmente rilevanti che chiamerebbero in causa la responsabilità dell’illegittimo
affidamento dei veicoli sottoposti a sequestro e fermo amministrativo a soggetti diversi da quelli individuati nell’elenco prefettizio di cui all’art. 8 D.P.R. 571/82.
Approfondiremo la vicenda.
Iena Marco Benanti.
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