“Ombre” tra i cipressi del cimitero di Mascalucia


Pubblicato il 25 Aprile 2012

La Guardia di Finanza indaga e sequestra atti di sospette tumulazioni

di Massimo Scuderi, Iena in Grigio

Come “Nostadamus” avevamo in precedenza già accennato che al cimitero di Mascalucia forse qualcosa di poco chiaro e tetro vi era. Di fatti, a sostegno dei nostri “incredibili presagi” in relazione al caso del cimitero di Mascalucia, qualche settimana fa, incuriositi anche loro, alcuni uomini tutti elegantemente vestiti con abito grigio scuro e bottoni dorati, in altre parole la Guardia di Finanza di Catania, per far sì come si suol dire hanno voluto fare “luce perpetua” sulle costruzioni di circa nove tombe che verosimilmente violerebbero, se accertato, il rigoroso ed “immobile” come una salma regolamento di polizia mortuaria. Nove circa, le tombe posizionate su una specifica e preordinata area destinata alle “inumazioni”, e che questa specifica area dovrebbe accogliere bare sepolte solo dalla nuda terra.

Invece, così non pare essere poiché, da una nostra indiscreta analisi, quelle tombe, con il massimo e rigoroso rispetto di ciò che contengono – in violazione al regolamento di polizia mortuaria – nel suo interno sarebbero state costruite invece con comuni blocchi di cemento, che certamente non garantirebbero la mineralizzazione dei resti umani. La prima visita – così apprendiamo da indiscrezioni provenienti dai corridoi comunali – le Fiamme Gialle l’ha fatta presso l’ufficio lavori pubblici, capitanata dal geom. Filippo Pesce e dal suo subalterno geom. Antonio Giardina che certamente risposte dovranno dare – dove sarebbe stata acquisita diversa documentazione. Mentre il sabato successivo all’ acquisizione di detta documentazione, nei pressi di Piazza San Francesco di Paola – sede del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania diretta dal Col.Francesco Gazzani, sarebbero stati “avvistati” diversi volti noti di Mascalucia. Chi? L’ex assessore ai servizi cimiteriali Gaetano Sgroi (rimane ancora mistero la sua rinuncia all’incarico assessoriale), e poi diversi titolari di imprese edili che avrebbero effettuato lavori all’interno del cimitero di Mascalucia. Anche costoro, la Guardia di Finanza non li avrebbe chiamati per caso, anzi.

Aspettiamo di conoscere ulteriori e forse più inquietanti risvolti proprio nei prossimi giorni, e seguiremo più da vicino anche questo caso, poiché noi di “Iene Sicule” dove si fiuta illegalità siamo sempre omni presenti. Nel frattempo, all’interno del piccolo cimitero di Mascalucia avevamo già scoperto spettacoli raccapriccianti raffiguranti tombe profanate ( anche questo non è sfuggito agli ottimi “segugi” della Guardia di Finanza), e bare forse già riaperte. E quel che più grave che questa situazione perdura da tempo e che già al sorgere del delicatissimo problema relativo alla salute pubblica, la pubblica amministrazione avrebbe dovuto provvedere d’ufficio. Perché lo avrebbe fatto solo pochi mesi fa non è dato sapere. Per di più, le finestrelle sui portoni di questa antica cappella gentilizia sono stati occlusi con pezzi di compensato forse per non far vedere la macabra situazione interna. Asl di Mascalucia se ci sei batti un colpo…Massimo Scuderi


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