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Operaio licenziato da Stm Catania, reintegrato dal giudice dal lavoroLa Uilm: “L’azienda rifletta su un provvedimento grave e sbagliato”
Pubblicato il 05 Aprile 2025
comunicato stampa Uilm Catania
C. A. – operaio iscritto alla Uilm di Catania, che oltre un anno fa era stato licenziato dalla StM – è stato reintegrato nel posto di lavoro dal giudice del Tribunale di Catania, Mario Fiorentino. L’azienda è stata anche condannata al risarcimento.Il licenziamento era stato subito contestato dalla Uilm. Ora, al termine di un’autentica battaglia giudiziaria condotta dagli avvocati Antonio Petino e Pietro Ferlito che hanno difeso le ragioni del lavoratore, è stata riconosciuta l’insussistenza dei fatti e la violazione da parte della società multinazionale di precetti normativi basilari a tutela della privacy dei dipendenti. La società, infatti, ha violato la legge adoperando strumenti di controllo elettronici a distanza dell’attività svolta dai dipendenti, vietati anche perché non preceduti da una preventiva informativa.
“Siamo felici perché un operaio ha ottenuto giustizia, dopo essere stato estromesso dal posto di lavoro per fatti insussistenti e privato della sua fonte di reddito per oltre un anno”, afferma il segretario generale della Uilm di Catania, Giuseppe Caramanna che esprime anche apprezzamento per “i tempi abbastanza celeri di definizione della controversia”. La Uilm, inoltre, sottolinea “l’acuta analisi del caso da parte del giudice titolare del fascicolo, già noto per l’approfondimento di questioni giuridiche rimesse alla Corte Costituzionale avendo sollevato questioni di legittimità proprio in materia di licenziamenti”.
“Ora STM faccia un profondo esame al proprio interno e si chieda se davvero si doveva arrivare a tanto, mettendo in mezzo a una strada un padre di famiglia senza prove concrete!”, esclama Caramanna che chiede “ai vertici aziendali una seria riflessione sul modo in cui è stato gestito e su chi ha voluto questo provvedimento, grave e sbagliato”.
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