Tratto dai documenti forniti in conferenza stampa dall’associazione. “Apprendiamo in questi ultimi giorni che il 14 marzo si dovrebbe tenere la Conferenza di servizi Decisoria per il rilascio di una concessione demaniale, per 99 anni, ad una impresa che vorrebbe costruire un porto turistico con le relative infrastrutture turistico-ricettive e commerciali. Tutto ciò, ancora una […]
OTTAVIO VACCARO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI GESTIONE “SIE”: MANCA SOLO L’UFFICIALITA’
Pubblicato il 01 Novembre 2024
Com’è finita per la nomina di presidente del consiglio di gestione della Sie, la “Servizi Idrici Etnei”, la società pubblico-privato chiamata a gestire un flusso faraonico di investimenti nel vetusto e scandaloso sistema dell’acqua catanese. Uno scandalo da decenni.
Bene, mentre lo scandalo continuo, con sprechi ingenti e inefficienze di ogni tipo, la politica da mesi non trova –nemmeno per questo- la “quadratura”. Certo, difficoltà dentro il centrodestra, in particolare per l’ “area Pogliese” sempre più in fase calante (in attesa che il suo leader faccia sentire che in vita…politica), ma non solo: perché nomine di questo tipo prevedono spesso la condivisione delle varie componenti politiche, non ultima il centrosinistra, con le sue “teste d’uovo” magari esperti di diritto amministrativo.
Chissà se è andata così anche stavolta, di certo parrebbe che manchi solo l’ufficialità per la nomina dell’avv. Ottavio Vaccaro, che ha alle spalle un lungo curriculum anche di incarichi pubblici e di presenza politica nelle istituzioni nella destra catanese.
Se saranno confermate le voci insistenti, tanto per cambiare il “sistema Catania” , al di là delle qualità professionali che nessuno nega, si vedrebbe confermato nelle sue dinamiche: un sistema di potere, una “città degli amici” che si basa su intrecci familiari e di corporazione, con una trasversalità che può sorprendere solo chi fa finta di vivere in un’altra città, in una dimensione parallela; una visione virtuale di una città inesistente come quella dell’attuale sindaco di Catania e della città metropolitana, a cui formalmente spetta l’ultima parola anche stavolta. Ma avrà deciso da solo?
Staremo a vedere.
Vedi link di memoria.
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