“Chi non vuole la realizzazione del pontile di Duferdofin a Giammoro?”. A chiederselo dopo aver fatto il punto sull’annosa e irrisolta questione è la comunità di “Noi con Salvini” che opera a Pace del Mela, nel corso di un incontro al quale tra gli altri hanno preso parte l’on. Angelo Attaguile, segretario nazionale e coordinatore in Sicilia del movimento, l’avv. Fabrizio Trifilò, responsabile per la provincia di Messina, e Vincenzo Pagano che nel comune messinese ricopre l’incarico di referente locale.
“E’ stato lo stesso Partito democratico che governa il paese da sempre ad ammettere, anche sulla stampa, l’importanza strategica del pontile al fine di abbattere gli elevati costi del trasporto delle merci e dare così ossigeno a chi opera nello stabilimento”, svela la nota di Noi con Salvini. “Adesso ci chiediamo come mai il Pd, che peraltro tra gli esponenti del suo partito annovera il presidente della Regione Siciliana e addirittura il presidente del consiglio dei ministri, dalle parole non passi ai fatti. Non vorremmo – continuano Attaguile, Trifilò e Pagano- che si tratti solo di belle parole dettate dall’esigenza di rasserenare chi con lo stabilimento ci mantiene la famiglia ed è giustamente preoccupato per la crisi economica che si è abbattuta da tempo sulla zona”.
Il referente di Noi con Salvini a Pace del Mela, Vincenzo Pagano, ha anche personalmente incontrato, assieme ad un gruppo di attivisti del movimento, gli operatori che orbitano attorno allo stabilimento di Duferdofin al fine di comprendere se da parte loro ci fosse un sentimento contrario al pontile come qualcuno ha lasciato intendere probabilmente in modo strumentale, ma anche questa eventualità è stata scartata: “dal titolare del bar al fruttivendolo, dal barbiere al tabaccaio e al fioraio –ha chiarito Vincenzo Pagano- nessuno di essi si spiega perché l’amministrazione comunale non sia ancora passata ai fatti per la realizzazione del tanto atteso pontile”
E Noi con Salvini non si ferma alla protesta, ma nel corso dell’incontro sono state portate al tavolo dei lavori anche soluzioni concrete per una nuova idea di sviluppo e riqualificazione del comprensorio. Strategia che passa da una riorganizzazione dell’attuale area industriale con la eliminazione e lo smantellamento dell’ “obsoleto e ormai inutile rottame costituito dalla vecchia centrale Enel”, ma al contempo con la realizzazione di un nuovo piano di sviluppo che possa valorizzare al meglio i tesori che la natura ha donato a Pace del Mela e alla Sicilia in generale.
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