La variante della concessione demaniale marittima richiesta dalla società La Tortuga Srl nel porticciolo di Ognina, a Catania, è stata rilasciata legittimamente dalla Regione Siciliana anche in seguito a decisione del Tar etneo e non avendo ricevuto formalmente dall’amministrazione comunale, dopo ripetuto sollecito e attraverso i canali procedurali previsti, una richiesta concorrente sul portale del […]
Palagonia, fra mafia e antimafia (di facciata): “Attila” Barbagallo (Pd) fa la guerra contro il “giovane” Salvo Grasso. E forse la perde
Pubblicato il 25 Novembre 2023
Nella foto il segretario regionale del Pd “Attila”Barbagallo ricorda Pio La Torre.
Cosa si muove di concreto nella “città delle arance”, alias Palagonia, importante comune in provincia di Catania?
Il 9 agosto del 2023 il comune di Palagonia è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.
La “città delle arance” non è nuova a questo tipo di notizie; negli ultimi anni si sono succeduti atti giudiziari con condanne definitive come per l’operazione antimafia “Dioniso” ed, infine, per “Iblis”, che hanno dimostrato come la criminalità organizzata non sia mai stata debellata dagli affari pubblici.
La reazione ci fu da parte della comunità palagonese nel famoso maggio 2012 con la “piccola rivoluzione” che portò alla guida del comune i giovani comunisti capeggiati all’epoca dall’ex consigliere provinciale Valerio Marletta e dall’ex segretario provinciale della federazione di Catania di Sinistra Italiana Salvo Grasso.
Nel 2017 quando tutto sembrava che si andasse per la riconferma, “ i giovani comunisti” (oramai adulti) persero amaramente le elezioni. Vinse un certo Salvo Astuti ingegnere di professione con una fugace esperienza amministrativa nella giunta dell’ex sindaco Francesco Calanducci poi sfiduciato.
L’amministrazione Astuti, con la speranza di “ridisegnare Palagonia” (questo era lo slogan), imbarcò tutti: dalla Lega passando a Fdi fino ad arrivare al Pd. Nel giugno del 2022 l’Astuti rivinse le elezioni, seguendo sostanzialmente lo stesso schema, ma stavolta il percorso politico che sembrava inarrestabile si arrestò.
Ci pensò, infatti, il Ministero degli Interni, dopo la relazione dei commissari prefettizi, insediati sei mesi addietro.
Si arriva ai giorni nostri: tanti i nomi che in questi casi circolano (peggio delle riviste patinate), ma uno in particolare sembra prendere davvero quota tra il popolo (meno nelle segreterie di partito), quello del “giovane” Salvo Grasso. Salvo Grasso, da sempre in politica, ex presidente del consiglio comunale con la giunta Marletta, poi divenuto segretario del Pd locale silurato da Anthony “Attila” (per la nota capacità di perdere elezioni e di lasciare “macerie politiche” attorno) Barbagallo (“sponsor ufficiale” dell’amministrazione Astuti) per questo fatto fuori con successivo commissariamento locale del circolo.
Lui al momento smentisce, ma si sa diciotto mesi sono tanti e pochi in politica, ma i bene informati dicono che sembrerebbe lui questa volta ad essere uno delle pedine vincenti per far ritornare il buon nome di Palagonia e guidare i vari sponsor politici. Staremo a vedere.
iena “antimascherate” marco benanti.
Lascia un commento