Palermo, ecco Massimo Costa: presentato il candidato sindaco di Pdl-Udc-Grande Sud


Pubblicato il 16 Marzo 2012

Le prime parole dell’aspirante primo cittadino. Accanto a lui il segretario del Pdl Alfano che parla di tante cose…di Iena Politica

“Io non ho cambiato nessuna maglia io sono sempre lo stesso Massimo Costa, con lo stesso progetto per cui la domanda non dovrebbe farla a me ma a coloro i quali decidono di abbandonare un progetto senza darne la motivazioni se non basandole su calcoli che certamente non riguardano il Comune di Palermo, ma che magari riguardano giochi di potere dai quali io sono molto lontano”. Così Massimo Costa, candidato sindaco di Pdl, Udc e Grande Sud, presentato ufficialmente stamane. Al suo fianco il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano secondo il quale: “con Massimo Costa possiamo vincere e governare Palermo”. Presenti all’incontro anche il coordinatore regionale dello scudocrociato Giampiero D’Alia e i dirigenti di “Grande Sud”.

Immancabili, comunque, i riferimenti al vertice di ieri sera a Palazzo Chigi con il premier Mario Monti e i leader di Pd e Udc. “È stato fatto un buon lavoro -ha detto Alfano- del quale sono soddisfatto. Adesso c’è da entrare nel merito dei singoli provvedimenti”. In tema di “mercato del lavoro”, Alfano ha dichiarato: “sulla riforma del mercato del lavoro credo si vada verso la flessibilità, verso una riforma dell’articolo 18 che è molto importante. Abbiamo delle recriminazioni, dieci anni fa lo stavamo facendo noi e milioni di persone sono state portate in piazza facendo perdere un decennio all’Italia. Vediamo se questa riforma verrà alla luce, crediamo di sì. Su una cosa siamo preoccupati: non può la piccola e media impresa pagare il conto. Non possono aumentare i costi sul lavoro dei piccoli e medi imprenditori italiani, significherebbe alimentare ulteriormente la recessione e fare sì che non ci sia più occupazione. Su questo siamo stati molto fermi e determinati speriamo in un riscontro positivo perchè il ministro Fornero ci ha assicurato che chiamerà immediatamente rappresentanti della piccola e media impresa”.

In tema di giustizia: “abbiamo ribadito che il disegno di legge contro la corruzione porta la firma del Governo Silvio Berlusconi e dell’allora ministro della Giustizia, cioè del sottoscritto. Non possiamo che essere favorevoli ad una norma che rafforza il contrasto alla corruzione, che è stata approvata da noi in Cdm e che è stata già approvata al Senato”. Ha aggiunto Alfano: “il governo si farà carico di fare proposte integrative e rafforzative del nostro ddl, e si farà carico di una proposta sulle intercettazioni per chiudere davvero l’annoso problema degli abusi in questo camp. Inoltre abbiamo tenuto fermo il punto della responsabilità civile dei magistrati, ribadendo che sul principio del ‘chi sbaglia paga’ siamo assolutamente favorevoli”.


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