Palermo, polemica sulle nomine. Raffaele Lombardo:”Montatura basata su falsità”. Leontini e Formica:”Ddl per bloccarle”

di iena politica

Il termometro sale a Palermo, ma non tanto per il caldo estivo che inizia ad arrivare ma per le elezioni ormai alle porte. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha infatti già da tempo annunciato che si dimetterà a fine luglio affinché nell’Isola si possa andare al voto il 28 e 29 ottobre prossimi. Ma qualcuno questo non basta e così divampa il dibattito in materia di nomine e incarichi. L’opposizione vorrebbe impedire al governatore e al suo esecutivo di assegnarne di nuovi; Innocenzo Leontino, capogruppo del Pdl, e Santi Formica, anche lui pidiellino e vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, propongono addirittura di approvare un disegno di legge che proroghi gli incarichi in corso sino alla fine dell’anno e vieti, di fatto, la possibilità di nuovi incarichi.

Non si è fatta attendere la replica del governatore di Sicilia, Raffaele Lombardo, che contrattacca:”La polemica sulle nomine? Strumentale e vergognosa. Le dimissioni? Conferma la data del 28-29 luglio per portare al voto a ottobre. Sulle nomine di sottogoverno – ha aggiunto Raffaele Lombardo – è stata montata una polemica che si basa su falsità. Non abbiamo nominato i Cda di Irfis, della Serit, della Crias. All’Esa c’é un commissario, all’Irsap non sono state fatte nomine”.

“Stiamo ragionando – ha spiegato il capogruppo all’Ars del Pdl, Innocenzo Leontini – se proporre una proroga di quattro mesi degli incarichi in scadenza o il congelamento delle nomine all’atto delle dimissioni di Lombardo. Saranno i tecnici a dover stabilire quale sia la strada normativa percorribile”.