Palermo. Storico patto antimafia tra la Regione Siciliana e lo Stato

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di Fabio Cantarella
E’ la prima volta nella storia che un ministro dell’Interno si reca nella sede della Commissione regionale Antimafia per partecipare ai lavori. E’ accaduto quest’oggi col ministro Angelino Alfano che, raccogliendo un invito del presidente on. Nello Musumeci, ha dato la propria disponibiltà a trattare temi concreti nella lotta alla criminalità organizzata.
Non il solito teatrino al quale ci hanno abituati alcuni che ostentano il loro impegno antimafia per poi nulla fare in concreto per ostacolare il fenomeno. Oggi sul tavolo della Commissione regionale Antimafia c’erano ordini del giorno strategici e attuali e di questo bisogna darne atto a Nello Musumeci che ha sempre mostrato un’attenzione fattiva verso il contrasto al fenomeno mafioso senza mai ostentare il suo impegno, come invece fa qualcun altro, giusto per finire su qualche giornale. Si è infatti parlato non solo della gestione dei beni confiscati alla mafia, ma anche della normativa che disciplina lo scioglimento dei comuni colpiti da infiltrazioni mafiose. Questioni davvero strategiche nella lotta alla criminalità organizzata, perché è risaputo che se si vuol davvero combattere la mafia lo si deve fare colpendola negli affari, nei capitali, nei beni accumulati con proventi di attività illecite, negli appalti pubblici su misura. Oggi non è facile restituire all’interesse pubblico i beni confiscati alla mafia, si confisca tanto è vero, ma l’iter burocratico per destinare il bene confiscato ad una finalità lecita non è semplice.

“Oggi è stato sancito un patto tra Roma e Palermo: sulla lotta alla mafia si lavora in piena sintonia, nel rispetto dei ruoli e delle competenze”, ha dichiarato il presidente della commissione regionale Antimafia Nello Musumeci al termine dell’incontro con il ministro dell’Interno Angelino Alfano a Palermo. 

Per la prima volta oggi un inquilino del Viminale ha incontrato la Commissione regionale Antimafia nella sede di Palazzo dei Normanni, presente anche il Prefetto di Palermo Francesca Cannizzo.

“Nel corso dell’incontro, durato circa due ore, abbiamo illustrato al Ministro Alfano le criticità circa tre punti fondamentali – ha detto l’on. Musumeci: la gestione dei beni confiscati alla mafia, l’allarme sul numero in crescita di minori immigrati dispersi che si allontanano senza lasciare traccia dai centri di accoglienza e le carenze dell’attuale normativa che regola lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose. Insieme al ministro abbiamo formulato alcune proposte che saranno integrate e diventeranno oggetto di dibattito alla Camera e al Senato”. 

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Redazione Iene Siciliane

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