“Il centrodestra e’ solo un luogo della geografia politica? Se cosi fosse tutti noi avremmo gia’ perso. Se fosse cosi, se davvero fossimo uniti solo dall’ opposizione a Crocetta si tratterebbe di una verita’ amara. Guai ad essere opposizione di una pura contingenza”. Lo afferma Nello Musumeci leader del opposizione all Ars tornando sul tema della crisi della coalizione di centrodestra e delle prospettive come forza di governo alternativa alla sinistra di cui si è parlato ieri a Catania in un convegno sui prossimi obiettivi della coalizione.
Musumeci ha aggiunto: “Il centro destra e’ un luogo o e’ un progetto? C’ e’ un pathos che ci tiene uniti al di la di Crocetta?” ponendo la questone alle forze della coalizione. “La genialita’ del sistema bipolare e’ stata quella di mettere insieme storie e culture diverse per essere alternativi alla sinistra. Se non e’ cosi la nostra diventa una semplice passerella, ma senza obiettivi, senza identità. Occorre invece uno sforzo per mettere insieme tutte le anime e ricominciare a discutere”.
All”incontro sul futuro del centrodestra che si è svolto ieri all’Una Hotel a Catania in presenza del coordinatore regionale di FI Vincenzo Gibiino, il responsabile Enti locali di NCD Dore Misuraca e i capigruppo dei partiti dell’opposizione Grande Sud Pid,Mps, Lista Musumeci, oltre a diversi rappresentanti del mondo giovanile, è seguito oggi un vertice tra i capigruppo del centrodestra, nel primo pomeriggio all’Ars in presenza di Gibiino per la costituzione di una cabina di regia che stabilisca un percorso comune della coalizione già dall’approdo della finanziaria in Aula.
“Oggi il centrodestra e’ un luogo in cui ancora non si riesce a discutere – ha però sostenuto Musumeci – abbiamo perso la capacita di parlare alla gente, di andare nelle piazze. la nostra coalizione deve ritrovare le ragioni di stare insieme, e’ una forza che non puo’ pensare di sopravvivere nella magia di Berlusconi, deve avere la sua autonomia altrimenti non ci sara’ alcuna prospettiva”. Poi ha sottolienato: “Si sappia che non possiamo consegnare la Sicilia al centrosinistra ne’ ai post comunisti, oggi ci chiediamo se ci sono le condizioni per ripartire, se facendo tesoro degli errori del passato possiamo mettere insieme la classe dirigente di tutti i partiti che si collocano in una posizione alternativa alla sinistra”.