di iena politicaE’ stato un convegno assai interessante e molto partecipato quello organizzato da La Destra di Paternò nei locali dell’incantevole biblioteca comunale (la seconda in Sicilia per fascino e per archivio). A fare gli onori di casa il professor Andrea Castelli, dirigente nazionale del partito, e la professoressa Norma Viscusi, segretario cittadino de La Destra. Il compito d’infiammare e concludere il dibattito è stato affidato a Nello Musumeci, deputato regionale e vicesegretario nazionale de La Destra, e Gino Ioppolo, deputato regionale e segretario regionale del partito guidato da Francesco Storace. In sala erano presenti anche l’ingegner Giuseppe Montalto, vicesegretario provinciale, e Ruggero Razza già vicepresidente della Provincia di Catania.Il tema del resto è tra i più sentiti e intriganti del momento: “quale centrodestra nella crisi della politica?“. E vi anticipiamo che chi vi ha preso parte l’ha seguito dall’inizio alla fine perché nel corso di esso sono emersi importanti spunti di riflessione e appassionati momenti di confronto.Norma Viscusi ha fatto il punto sul risultato delle elezioni regionali e sui prossimi importanti obiettivi de La Destra paternese, mentre Andrea Castelli ha ripercorso le varie tappe delle più recenti elezioni regionali e nazionali, evidenziando come un governatore comunista prima d’ora la Sicilia non lo aveva mai avuto. Castelli ha anche sottolineato come il ruolo de La Destra nel centrodestra italiano, partendo dalla storica sconfitta al Senato di Berlusconi nel 2006, per una decina di migliaia di voti, dopo l’esclusione del movimento siciliano che faceva riferimento a Nello Musumeci per volontà di Gianfranco Fini.Poi è stata la volta di Gino Ioppolo che ha puntato il dito sulla credibilità dei politici e della politica legata anche e soprattutto ad un percorso di coerente militanza. Ioppolo si è anche soffermato sul dato delle regionali e sulla necessità di tornare a fare politica per la gente tra le gante così come fa La Destra, al fine di ridurre la distanza che s’è creata tra il popolo e i rappresentanti istituzionali. Ha anche assunto l’impegno d’incontrare mensilmente le categorie produttive e le associazioni che operano sul territorio. Infine, ha illustrato i quattro disegni di legge già presentati all’Ars, tra cui quello per il mutuo sociale e l’altro sulla riduzione delle indennità a parlamentari e presidente della Regione.A chiudere i lavori Nello Musumeci che ha perfettamente fotografato l’attuale situazione politica:“esistono grandi partiti e partiti grandi” -ha tuonato Nello Musumeci riferendosi alla confusione che al momento regna nel Pdl. E poi ha aggiunto:”quando la politica perde di credibilità arriva la finanza, non mi riferisco alla Guardia di Finanza che arriva pure ed è giusto che arrivi per consegnare alla giustizia chi ha violato le leggi, ma al potere economico. Ecco in questo momento la politica ed i politici hanno perduto la loro credibilità e così l’alta finanza si è messa al di sopra della politica e in questo momento governa grazie a Monti che non è stato neppure eletto da popolo e sta tartassando non i grandi potentati economici ma la povera gente ridotta allo stremo”.Nello Musumeci ha anche parlato dell’importanza dei partiti e dell’esercizio del diritto-dovere di voto:”Raffaele Lombardo e Totò Cuffaro hanno raccolto milioni di voti, di certo non li ho votati io ma i siciliani sbagliando. E allora vi dico che la colpa non è della politica ma di chi va a votare. Senza i partiti non vi sarebbe democrazia, il vero problema è semmai quello di creare democrazia all’interno dei partiti ed evitare che le lobby se ne impadroniscano così come è avvenuto nel Pd dove il segretario del partito vince tranquillamente battendo Renzi, proprio perché ha il controllo del Partito democratico”.