Per Stèphanie Frappart un altro tabù infranto: è la prima donna ad arbitrare una partita di Uefa Champions League


Pubblicato il 01 Dicembre 2020

di GianMaria Tesei

Per il calcio nostrano ed internazionale è un evento storico quello che per la prima volta, in Juventus -Dinamo Kiev, vede, giorno due dicembre alle 21.00, un’esponente del gentil sesso arbitrare in UEFA Champions League.

In effetti, in un mondo che ha sempre evidenziato una forte dose di maschilismo, questo appuntamento calcistico, che non racchiude in sé grandi valenze dal punto di vista meramente sportivo dato che la Juventus ha già staccato il biglietto per gli ottavi di finale della manifestazione internazionale ( potendo tutt’a lpiù ambire solo al primato del girone, non sempre cosa conveniente) e la Dinamo Kiev (che potrebbe solo provare a conseguire la qualificazione all’Europa League, se riuscisse a concludere il girone al terzo posto), costituisce una novità assoluta con Stéphanie Frappart , giacchetta nera della Sezione Île-de-France, ad essere l’assoluta protagonista di questo evento( in cui capitanerà un gruppo arbitrale maschile).

Nata ad Herblay, la giovane arbitro ha già stabilito parecchi record nella sua carriera , divenendo il primo fischietto femminile ad esercitare la sua attività in un campionato maschile, ossia nella serie B francese ( la Ligue 2 )nel match tra Niort e Brest ( conclusosi zero a zero) dell’agosto del 2014, mostrando subito un’autorevolezza ed una determinazione riguardevoli, doti che ne hanno subito fatto un vessillo di tante sue attuali e future emuli di varie categorie del gioco del pallone ( nel massimo campionato italiano si attende l’esordio in serie A di Francesca Di Monte, ventisettenne della sezione AIA di Chieti che ha già trascorsi negli staff degli arbitri della serie B, da poco inoltre designata nel ruolo di assistente).

La quasi trentasettenne originaria del dipartimento della Val-d’Oise( nella regione dell’Île-de-France, a nord di Parigi) ha proseguito, parallelamente, la sua esperienza in ambito femminile, prendendo parte al Mondiale 2015, nonché alle Olimpiadi 2016 ed al Campionato Europeo, con la chicca della direzione di gara dell’epilogo del Mondiale femminile Under-20 tra Giappone e Spagna ( 3-1) del 24 agosto del 2018.

Un altro tassello aggiunto al suo percorso nel calcio maschile è stato l’arbitraggio di Amiens-Strasburgo (risultato finale di 0-0), che il 28 aprile del 2019 ha sancito la prima partita della serie A francese ( Ligue 1)affidata ad un giudice di gara donna.

Di lì a poco, la meritata fama che ha accompagnato le sue perfomance nei campionati in cui ha agito ha indotto i vertici arbitrali europei, nella figura del designatore UEFA( l’ italiano Roberto Rosetti) a pensare proprio a lei per dirigere un evento calcistico del Vecchio Continente che vede come avversari i vincitori dei principali trofei europei, UEFA Champions League ed UEFA Europa League, ossia la Supercoppa Europea ( un unicum fino a questo momento per un fischietto rosa) che nel 2019, giunta alla sua quarantaquattresima edizione, ha visto contrapporsi due colossi del calcio mondiale quali Liverpool e Chelsea, vincitori delle suddette competizioni.

La Vodafone Arena di Istanbul, in Turchia, è stato il teatro della disputa pallonara targata Inghilterra, viste le due formazioni contendenti, che ha avuto come esito, dopo una battaglia che si è estesa ai tempi supplementari, terminati sul due a due, il trionfo della squadra della città dei Beatles, guidata dal coach Klopp, solo dopo i calci di rigore. Soprattutto , a distinguersi per la sua capacità di sapere interpretare a dovere le azioni più complicate coniugata ad una sapiente gestione dei rapporti con gli atleti che in campo hanno lottato duramente per questo trofeo, è stata la giudice di gara che non ha risparmiato fermezza nel sanzionare i giocatori fallosi, dispensando , in modo corretto, le ammonizioni ed assegnando il penalty al centoundicesimo minuto di gara, in favore del Chelsea, senza alcun tentennamento ( con la decisione che veniva approvata dal VAR).

La sua perfomance è stata universalmente riconosciuta essere di alto livello tanto da essere preludente alla direzione di un altro match internazionale ossia la partita della prima giornata del gruppo G della fase a gironi della UEFA Europa League(altro record al femminile) tra Leicester City (ancora un team inglese nel suo destino) ed il club ucraino Zorya (risultato finale 3-0), disputatasi il 22 ottobre del 2020.

L’arbitraggio della gara della UEFA Champions League del 2 dicembre rappresenta quindi solo la naturale conseguenza dell’ascesa di un arbitro (non conta assolutamente il genere) che ha mostrato talenti e doti nel suo ambito (è stata inoltre premiata con Globe Soccer Awards del 2019 come Miglior arbitro dell’anno) e che ha saputo inoltre, proprio in virtù delle sue abilità, infrangere antichi, stupidi ed inutili tabù.

 

 

 

 

 


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