(nella foto un primo piano suggestivo del consigliere Bottino)
“Durante il Consiglio Comunale di giorno 13 Novembre,alcuni dei gruppi Consiliari di Opposizione hanno scoperto che esiste una partecipata che pensa di prendere decisioni ed iniziative senza chiedere il permesso al Comune di Catania.
Questa partecipata è L’ ASEC TRADE. La partecipata in questione infatti ha più volte “infranto le regole” in diverse occasioni.
In primis ha adeguato il proprio Statuto con una delibera di assemblea senza che questo sia passato dal Consiglio Comunale,cosa molto grave, perché questo è un compito esclusivo del Senato cittadino.
Ma oltre questo primo abuso,una volta che Asec Trade ha deciso di adeguare il proprio statuto in Assemblea, ha anche recepito tutte le modifiche dell’adeguamento e quindi anche quelle dei requisiti di Presidente e Consiglieri di Amministrazione.”Per quello che ci risulta- dichiara il capogruppo Daniele Bottino- alcuni degli attuali componenti del Consiglio di Amministrazione non avrebbero i requisiti per espletare il loro ruolo.
Inoltre un altra grave regola infranta come già denunciato da un altro gruppo di opposizione, sta nel fatto che la partecipata Asec Trade ha assunto un lavoratore tramite agenzia interinale, senza passare,chiedere ed avere l’autorizzazione da parte del Controllo Analogo ed inoltre senza manifestazione ed evidenza pubblica.
A tutto ciò- continua Bottino- si aggiunge il fatto grave che l’amministrazione, avrebbe appreso e si sarebbe resa conto degli abusi fatti dalla partecipata solo grazie alle denunce in aula ed interrogazioni in commissione, fatte da noi Consiglieri di opposizione.Tutto questo la dice lunga sull’effettivo controllo che l’amministrazione ha sulla sua partecipata e sulle sue scelte ed iniziative.
Per tutti questi motivi- tuona Bottino- ritengo sia il minimo chiedere le immediate dimissioni del Cda di Asec Trade o la possibilità che il Sindaco possa azzerarlo immediatamente. Inoltre -conclude Bottino- consigliamo al Sindaco di stimolare il proprio assessore al ramo nel vigilare e controllare le società partecipate,che spesso ma soprattutto ultimamente, sembrano società totalmente autonome e non controllate dal Comune di Catania.” “.
Ultima modifica: 15:41
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