Piccolo Teatro della Città: domenica in scena “Cosi. Duci.” della Compagnia Lucipicuraru
Pubblicato il 08 Febbraio 2025
Domenica 9 febbraio alle ore 19, la Compagnia Lucipicuraru
porta in scena la pièce che attraverso il racconto di un funerale rappresenta
quella della famiglia tradizionale in bilico tra passato e futuro
La storia di una famiglia tradizionale che trova nel funerale della madre un’occasione di riscatto. E’ la storia di Cosi. Duci., la pièce della Compagnia Lucipicuraru, prodotta da Artelè che va in scena domenica 9 febbraio alle ore 19 al Piccolo Teatro della Città. Lo spettacolo, con la regia di Andrea Lapi che ha curato anche la drammaturgia insieme con Flavia Monfrini, vede in scena Maria Elena Iozza, Oriana Martucci, Flavia Monfrini, Vincenzo Ricca. Con il supporto di Associazione Culturale Erosioni, Sciara Progetti Teatro, Viagrande Studios, il progetto è stato finalista alla XVI edizione del Premio Dante Cappelletti (dicembre 2022, Roma, Teatro India).
Il funerale rappresenta il centro dell’azione e consente ai personaggi di oltrepassare il confine. Diventa la possibilità da parte dei personaggi di verbalizzare il non detto e dare corpo, anche attraversando contesti ironici e grotteschi, alle emotività represse, facendo emergere i momenti meno felici della famiglia, gli attriti e i dissapori. I personaggi si accorgono che la morte chiude per sempre una porta ma riesce ad aprire e a sbloccare una parte di comunicazione lungamente sommersa. Che ne sarà di loro dopo la dipartita della madre, pilastro centrale della famiglia? «Cosi. Duci. – dice il regista – è uno spettacolo sulla famiglia tradizionale in un contesto in bilico tra passato e futuro; ricordo e visione. I rapporti tra i protagonisti ci trasportano in una verità collettiva popolata dai limiti e le contraddizioni, per lo più tragicomiche, della nostra cultura. I personaggi si trovano ancorati e immobili nelle loro debolezze, in un amore che implode dove ognuno è responsabile della sorte dei propri cari. La dimensione del limite e la fuga dalla realtà tengono in vita i nostri protagonisti. Un giro di giostra che riguarda tutti noi».
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